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15 febbraio 2009

Old Polaroid, "Men Who Hate Women" EP (2008) : nebulosa indie-pop nel mare magnum digitale


Preludio d’artigianato da cameretta per un full-lenght di prossima realizzazione: l’EP “Men Who Hate Women” degli Old Polaroid arriva traboccante di eclettica creatività, così ruvidamente e piacevolmente sbozzato come se stessimo osservando nel suo svolgimento la formazione di una vaga nebulosa verso un vero e proprio labor limae. Gli Old Polaroid sono una realtà che proviene dall’isola Trinacria (terra che è ancora culla di fecondità creativa) e che è nata tutta intorno alla figura e al lavoro diy del musicista Francesco Cipriano, a cui si è unito il prezioso contributo alla voce di Zoe Berlin, proveniente da quel del Sudafrica, e di Luca Chaz ed Enzo Cimino ai tamburi.
La “Vecchia Polaroid” sposa già nel nome un’estetica punk dal fascino leggermente vintage e si orienta nei territori dell’indie rock e pop più genuino, come attitudine e suoni, seppur gli orizzonti siano davvero molto ampi.
La genesi e lo sviluppo di questo “animale”, come loro stesso hanno definito se stessi in uno scambio di mail, è invece tipicamente e fascinosamente dei nostri tempi: un crogiuolo di idee che si avvale di molteplici collaborazioni, fagocita esperienze, si espande sottoterra senza conoscere apparenti limiti musicali e soprattutto geografici. E’ uno di quei tipi di esperimenti che rappresentano quanto di più fresco si possa trovare nell’underground.
Quattro tracce compongono questo EP che si presenta con questo strano titolo:
“Geneve” ci lascia una nostalgia che sa di quell’alternative lo-fi di fine ‘80 primi ‘90 e che si incarnava in nomi come Pavement e Sebadoh; sembra narrare la fuga nei ricordi di incontri in una luminosa città mitteleuropea, aprendosi con un morbido tappeto di suoni reverse sui cui si innestano percussioni elettroniche .
Subito dopo, “Conny won’t let your family adopt a cat” spiazza con un post-punk divertente e deviato da linee jazzy-swing, in cui spicca la versatilità canora di Zoe e la voce delirante, come a noi piace, di Francesco (crediamo) in pieno Sonic Youth mood.
“About me, clown” è il brano che ci colpisce di più: un’amara riflessione sull’essere ed apparire di Pirandelliana memoria trasfigurata in un’ atmosfera circense da “Sgt. Pepper’s Lonely Heart’s Club Band”, con inserti di risate un pò inquietanti e tromba che barrisce.
“All the attempts will fail” chiude l’esperimento su toni musicalmente più riflessivi, elettronici ed eterei quasi alla Cocteau Twins.
Vario, indie e pop, lo-fi e genuinamente cristallino.
Ecco perché vi consigliamo di gettare un occhio sullo sviluppo di questo animale e magari di instaurare uno scambio con i suoi protagonisti, scaricando “Men who hate women” dal loro MySpace.

Links davvero utili:
MySpace, dove poter scaricare "Men Who Hate Women" Ep

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