tag:blogger.com,1999:blog-15688126227046519312024-02-20T11:00:30.387+01:00SubTerraSubTerra, copyleft e cd-r netlabel/webzine di micro produzioni indipendentiSubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.comBlogger61125tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-72054152810731014602021-03-23T09:51:00.004+01:002021-03-23T09:53:28.428+01:00<div style="text-align: justify;">Da tanto tempo ormai queste pagine restano in silenzio. Da quando iniziammo a muovere i primi passi agli albori del 2000 sono cambiate tantissime cose, tra cui la verticalizzazione totale di internet verso lo strapotere delle grandi piattaforme e il distanziamento pandemico ad libitum. Per noi che avevamo fondato la nostra ragione d'essere sullo spirito egualitario, libertario e orizzontale dell'internet delle origini e sulla socialità dal vivo è stato un colpo troppo duro, tanto che ci ha costretto a tornare appunto sottoterra. Eppure, questo vivere nascosti, come in letargo, ci permette di sopravvivere anche più di tanti che nella lotta per l'affermazione in questo mondo così competitivo hanno avuto successo per poi soccombere a loro volta. Noi invece resistiamo ed esistiamo, e anzi ci piacerebbe riprendere, senza pretese, a dare segnali più o meno regolari, perché questo spazio era stato concepito e vuole restare, nonostante lo spirito dei tempi, un luogo di incontro per musicisti, pensatori e più in generale persone libere. Che siamo in quattro gatti o in centinaia non importa: l'importante è esistere, andare in letargo, ma poi riemergere e resistere nonostante tutto perché immaginarci diversi da tutto questo, per noi, è possibile.</div>Myrornas Krighttp://www.blogger.com/profile/06815568108176510996noreply@blogger.com001019 Vetralla VT, Italia42.318861 12.05881714.008627163821153 -23.097433000000002 70.629094836178837 47.215067tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-50245534402458311872013-06-17T19:18:00.002+02:002013-06-17T19:22:19.406+02:00Monsieur Malaussène: On a lake (2012)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://f0.bcbits.com/img/a1712475720_10.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="316" src="http://f0.bcbits.com/img/a1712475720_10.jpg" width="320" /></a></div>
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Questa breve recensione è insieme un augurio per me di riprendere quanto prima e con una certa regolarità a scrivere di musica su questo webzine. La recensione in questione si riferisce a <i>On a lake</i>, ep dei romani Monsieur Malaussène, autoprodotto e uscito alla fine dello scorso anno. La band, che prende il nome dal protagonista di un <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Benjamin_Malauss%C3%A8ne">ciclo di romanzi</a> di Daniel Pennac, è composta da Daniele Bifulco (voce, chitarra acustica, armonica) e </div>
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Matteo Mirk (basso, chitarra elettrica, ukulele, diamonica, glockenspiel, seconda voce) ed è dedita a un cantautorato folk in inglese molto intimo e delicato, a cui assocerei come ispirazione i nomi di Nick Drake, Neil Young e Leonard Cohen. <i>On a lake, </i>la cui copertina si presenta come un quadretto paesaggistico prettamente italico, è un ep dallo <i>storytelling </i>raffinato e dai suoni acustici e delicati. L'impianto del <i>songwriting, </i>così come gli arrangiamenti (in cui figurano anche piano, archi e batteria), si inseriscono nel solco del folk country e blues più tradizionale, ma l'ascolto, specie se ci predispone al <i>mood </i>più<i> </i>raccolto e attento alle parole possibile, scorre piacevolissimo: sette brani di storie dolci-amare, assolutamente fedeli allo spirito dei romanzi de loro eroe eponimo, raccontate da una prospettiva intima e privata, anche quando il punto di vista è quello di qualcuno molto importante (vedi l'umanissimo appello di <i>Jesus: a frightened heart </i>ai propri genitori). La cosa più bella di questa piccola raccolta è la serenità comunicativa che resta nelle orecchie dell'ascoltatore: nonostante la malinconia, dipinta come un edificio costruito di quotidiane pietre amare, tutte le canzoni sono un inno alla vita e al voler esserci nonostante tutto (soprattutto <i>Life</i>, la canzone che preferisco). Tra tanti accordi e melodie in minore, ciò che prevale alla fine è un generale tono in maggiore che non può non far apprezzare questo piccolo disco. Rinnovando quindi anche per me l'augurio di ritrovare il piacere di scrivere in mezzo a tanti giorni faticosi, annuncio che SubTerra e Allimprovviso, a cui da più di due anni do il mio contributo, stanno preparando un live per pochi intimi dei nostri Malaussène: una piccola isola di serenità da passare insieme, si spera, oltre la grigia serialità quotidiana.</div>
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<a href="http://malaussene.bandcamp.com/">Monsieur Malaussène Bandcamp</a> (dove ascoltare gratuitamente e acquistare il disco) </div>
Myrornas Krighttp://www.blogger.com/profile/06815568108176510996noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-5351351627853832632013-03-11T23:37:00.000+01:002013-03-12T00:22:32.991+01:00Saggio sulla lucidità: MoVimento 5 stelle (parte 2 e vaffanculo)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.marxists.org/ebooks/marcuse/odm-cover.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.marxists.org/ebooks/marcuse/odm-cover.jpg" width="208" /></a></div>
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Inutile stare qui a ricapitolare ciò che tutti sanno. In conclusione di questo post includiamo alcuni link sufficientemente acuti per riassumere una serie di spunti di riflessione partigiani (e fieri di esserlo, come noi del resto) su questo partito (perché di questo si tratta, a dispetto della sua "ideologia"). Il nostro contributo vuole esprimere il nostro punto di vista "umanistico" e criticare alcuni miti che hanno reso popolare questo "movimento" anche negli ambienti copyleft e più radicalmente di sinistra.<br />
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<i>Verticalità vs Orizzontalità: il mito della democrazia diretta e della divinità di internet</i><br />
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Alla base della visione "rivoluzionaria" del Movimento 5 Stelle c'è il mito della democrazia digitale diretta e dell'intelligenza collettiva di internet. Il Movimento tradisce già in partenza la sua vocazione orizzontale, presentandosi come una struttura fortemente verticale e gerarchica, calata dall'alto da un'azienda che si occupa di e-commerce e marketing virale. La stessa natura commerciale delle forze a monte tradisce un reale spirito "rivoluzionario", presentandosi solo come un potere emergente contro i vecchi poteri, per quanto <i>hipster </i>voglia presentarsi. In sostanza, il Movimento non mette per nulla in discussione lo <i>status quo</i>, ma anzi è servito finora a proteggerlo, come ben argomentato da Wu Ming, canalizzando le energie e contribuendo ad impedire il formarsi nel nostro paese di movimenti fortemente "antiausterity". La sua concezione del web è assolutamente verticale: tutto dipende da un unico sito/blog e dalle piattaforme decise dall'azienda. Il mito dell'intelligenza collettiva di internet è falso, almeno posto in questi termini: nessuna piattaforma di massa sul web è un'entità realmente nata e gestita dal basso, ma rappresenta gruppi di potere economico con forti interessi nella gestione del flusso dei dati di milioni di utenti. Né Google, né Amazon, né Wikipedia, per quanto affascinanti, sono realtà neutre e al servizio disinteressato del "popolo". In questo, stiamo assistendo alla gerarchizzazione del web sul modello dei media tradizionali. Il web quindi almeno in teoria è orizzontale, ma il potere lo sta "centralizzando" sempre di più, concentrando i flussi verso pochissimi nodi. In questo, l'esperimento politico di Casaleggio non fa eccezione, ma è condannabile tanto più in quanto palesemente mistificatorio e indirizzato al potere diretto. Il copyleft può ovviamente servire a questo scopo, ed è con questo specchietto per le allodole che molti simpatizzanti dell'<i>open source</i> hanno vista una reale alternativa nel movimento di Casaleggio e del Comico urlatore. Vista con questi termini, la democrazia posta con i <i>like </i>di Facebook risulta essere non solo ingannatrice, ma addirittura dannosa, perché reca l'illusione di libertà proprio mentre accentra in modo impressionantemente autoritario. La nostra concezione sociale, anticapitalista ed orizzontale del web e del copyleft si dissocia nei termini più assoluti da quella espressa da questo movimento e dai suoi tecnofeticismi. <br />
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<i>Il web e lo spirito critico: ovvero come demonizzare senza appello i media tradizionali e creare consenso con i banner sui social networks</i><br />
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Tra le armi che hanno portato alla ribalta questa realtà vi è una propaganda battente e mistificatrice che, attingendo a mezze verità, si è appoggiata su due cardini: la demonizzazione senza appello dei media tradizionali e la creazione di consenso e fidelizzazione assoluta e acritica al web. Questa strategia, unita ad una capacità grandiosa in termini di <i>influencing marketing</i> e manipolazione dell'informazione, ha portato gran parte dell'opinione pubblica a riversarsi su un unico canale di informazione, fatto credere come senza filtri, puro e veritiero. I banner virali terrorizzanti , circolanti sulle bacheche dei social networks, hanno fatto il resto. I temi sono stati semplificati al massimo, manipolati e selezionati in maniera fuorviante. Si è così potuto creare panico e rabbia con notizie false, come quelle della rivolta nei supermercati in Grecia, ripetuta più volte da Grillo nelle ultime tappe della sua campagna elettorale. Insomma, nessun appello alla garanzia di libertà di informazione, nessuna raccomandazione ad accedere ad una pluralità di fonti, nessun invito all’applicazione del senso critico: signore e signori, spegnete i cervelli ed attivate l’odio e il pensiero unico. Erano anni che non si assisteva ad una manipolazione delle menti e ad una strumentalizzazione della disperazione così spregiudicata.<br />
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<i>Unico obiettivo: il potere</i><br />
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In tutto questo, ciò che risulta chiaramente è l’emergere di un nuovo potere in lotta contro i vecchi poteri. In mezzo, milioni di persone ignare, la cui buona volontà viene sfruttata ed usata come grimaldello per sfondare le barriere. Dal punto di vista umanistico, il <i>grillismo</i> non è altro quindi che l’ennesimo effetto del progressivo processo di decadenza culturale e degenerazione del tessuto sociale che l’Italia sta subendo da decenni. Il suo presentarsi come anti-ideologia, e il concetto che esistano ormai solo problemi ed idee “neutre” per risolverli, nasconde piuttosto una visione che è l’anticamera dell’autoritarismo. Nessuna idea è mai neutra. Ognuno di noi agisce nella realtà guidato da una visione di fondo che, se non è ideologia, rappresenta comunque una imprescindibile <i>Weltanschauung,</i> una filosofia, un modo di vedere le cose. L’unica differenza tra chi dichiara questa visione e chi no, è che il secondo la tace (per ignoranza, nel migliore dei casi, per fraudolenza, nel peggiore). Rigettiamo completamente quindi questo concetto, dichiarandolo aberrante. </div>
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<i>Un'organizzazione settario-aziendale</i></div>
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Il dinamiso dell’organizzazione del movimento ne ha ampiamente decretato il successo e ha dato l’impressione, agli attivisti, di agire in una struttura dal basso realmente democratica. C’è sicuramente autonomia ai livelli inferiori della struttura, anche perché sono quelli che meno interessano al vertice. A livello più alto però, il movimento ha dato prova di severo autoritarismo e di un dirigismo tirannico davvero imbarazzante. D’altronde, il sentimento di libertà, così come l’illusione di compiere scelte in completa autonomia, sono ispirati da un meccanismo manageriale ben collaudato e finalizzato a creare fedeltà assoluta al brand, affinché il dipendente/adepto possa cedergli tutto il proprio entusiasmo e tutto il proprio tempo. Ovvero: il lavaggio del cervello con cui un’azienda o una setta crea soldati perfetti, innestando le proprie radici tumorali in ogni minima faglia della psiche per massimizzare i profitti. Casaleggio ha tutti l'interesse (economico e visionario/psicopatologico) a creare una religione che diffonda il dogma di un web acritico, monopolizzato, verticale e oscurantista. <br />
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Inutile dire che tutto questo è esattamente opposto a tutti i nostri principi (sì, è inutile parlare di quanto facciano schifo e quanto siano pericolosi gli altri poteri, perché li conosciamo già; ora stiamo parlando di un potere nuovo, non dissimile certo dai vecchi, ma i cui protagonisti cambiano). Detto questo, non possiamo che augurarci, come Wu Ming, che la rivolta possa nascere dall’interno del movimento stesso, e allo stesso tempo ci riserviamo di mandare un bello scoreggione a Casaleggiogrillo per tutta l’immondizia di cui sono artefici, augurandogli di andare (usando il loro linguaggio) a fare in culo il più presto possibile.</div>
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Ecco alcuni link consigliati per approfondire (e se avete tempo non prendeteli come verità, ma confrontateli con altre fonti, fatevi un' idea che sia davvero vostra, cazzo)</div>
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<a href="http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=12038" target="_blank"><i>Perché tifiamo rivolta nel Movimento 5 stelle</i></a> di Wu Ming</div>
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<a href="http://www.antonioamorosi.it/2013/02/12/vi-svelo-i-segreti-dell%E2%80%99inchiesta-su-grillo-e-casaleggio/" target="_blank"><i>L'inchiesta su Grillo e Casaleggio</i></a> di Antonio Amorosi </div>
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<a href="http://www.deputati5stelle.com/" target="_blank"><i>Liberiamo il MoVimento 5 Stelle</i></a> (iniziativa per invitare i parlamentari alla rivolta contro il vertice) </div>
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<a href="http://www.vice.com/it/read/grillo-m5s-casaleggio-internet" target="_blank"><i>Come Grillo e Casaleggio hanno trasformato internet in Rete 4 </i></a>di Matteo Lenardon</div>
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<a href="http://www.repubblica.it/politica/2013/03/05/news/intervista_morozov-53835572/" target="_blank"><i>Morozov e la retorica web del M5S: "Sono scatole oscure, non democrazia"</i></a> da Repubblica</div>
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(L'immagine di copertina di <i>One Dimensional Man </i>è presa a nostra guida spirituale del momento)</div>
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SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-62505445686075250442013-03-06T12:28:00.001+01:002013-03-06T14:26:08.678+01:00Saggio sulla lucidità: MoVimento 5 Stelle (Parte 1)<br />
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Una storia breve.</div>
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Immaginate di trovarvi in visita in una grande città, ricca di boulevard ma anche di suggestivi vicoli, scorci e viuzze nascoste. Avete fame, volete mangiare qualcosa di tipico e genuino, ma vi trovate in un’enorme piazza piena zeppa di McDonald's. Ovviamente vi allontanate disgustati al solo pensiero di entrarvi, anzi siete pure abbastanza indignati per questa invadenza, vi viene da pensare ai danni della globalizzazione, alla malignità e al monopolio delle multinaziionali etc. etc. . Vi infilate così in un vicolo, alla ricerca, magari, di qualche taverna o di qualche brasserie tipica. Improvvisamente davanti a voi compare un cartello luminoso: <i>"Disgustato da McDonald’s? Indignato per la globalizzazione del cibo spazzatura? Vieni a provare da noi la cucina tipica e a km zero!"</i>. Seguite le indicazioni: vi accorgete che il percorso è disseminato di frecce luminose e deviazioni che in parte occultano l'ingresso di altri vicoli. Cominciate a trovare crocicchi di persone negli angoli: tutti parlottano della bontà di questo posto e di una concezione innovativa che coniuga tradizione e modernità, sogghignano contro i McDonald’s, fanno passi prima incerti, poi più decisi nella direzione delle frecce. D'improvviso vi colpisce lo scorcio di una stradina, ma la trovate transennata; guardando meglio vi accorgete che non è una vera transenna, di quelle che si mettono nei cantieri o che vengono poste dai vigili o dalle forze di polizia locali per vietare l'accesso ad una zona interdetta, ma un <i>fake</i> che gli somiglia molto. Potreste facilmente superare l'ostacolo, certo, tuttavia la fame, gli assembramenti e il flusso di persone e l'irresistibile fluorescenza delle insegne vi portano su un affollatissimo boulevard, che taglia dritto la città e conduce ad una casupola, più bassa rispetto agli alti edifici vicini, ma sovrastata da una gigantesca insegna caleidoscopica. Il contrasto di questa insegna rispetto alle dimensioni della casupola vi colpisce. Leggete, a caratteri cubitali: "PER CHI È SCHIFATO E INDIGNATO CONTRO IL <b>CIBO SPAZZATURA DELLA CASTA DELLE MULTINAZIONALI</b>: CIBO BUONO, LOCALE E A KM ZEROOOOOOO!!!!!!!!". Tutte queste insegne vi insospettiscono, ma ascoltate i commenti entusiasti delle persone: c'è chi chiama con il cellulare gli amici o la famiglia, chi trascina gli altri fuori dai portone dei palazzi, chi non fa altro che lodare il cibo che ha già assaggiato una volta, chi sbraita contro il monopolio delle multinazionali e dichiara che, dopo anni di inutile sbattimento, finalmente c'è un posto decente dove andare a mangiare, la cui politica alimentare è per di più etica e giusta. Il flusso di persone è ora gigantesco: tutti sembrano dirigersi verso questo posto che annuncia, promette e grida ad ogni angolo, ad ogni incrocio, in ogni centimetro disponibile di muro, ossessivamente, sempre lo stesso messaggio. Entrate. Pensate che nonostante la grandiosa pubblicità, il posto non deve essere male: è piccolo, a misura d'uomo, rustico. Peccato sia incredibilmente sovraffollato. Vi accorgete che, a dispetto di quello che vi aspettavate, vi è un bancone pieno di pietanze a cui servirsi da soli, come nelle tavole calde, e temete che la ressa renda un approccio impossibile, ma vi accorgete subito che c'è un innovativo e tecnologico sistema di prenotazione del proprio turno che razionalizza il flusso, evita code selvagge e attese e anzi di più, permette che ognuno si serva velocissimamente da sé e possa servire anche gli altri. Come si dice, tutti per uno e uno per tutti, ognuno per l’altro vale uno. Al vostro turno, decidete di assemblarvi un panino con un hamburger, che cuocete da soli in un istante in una piastra futurista, e aggiungete lattuga e pomodori già affettati. Vi è stato assegnato un tavolo: qualcuno vi ha già disposto sopra le bevande che avevate richiesto al sistema informatico, mentre voi poggiate nel tavolo libero vicino al vostro, ancora in attesa dei propri clienti, un piatto di insalata di riso che vi è stato segnalato di prelevare, mentre sfilavate lungo il bancone, dal medesimo sistema. Pensate che sia una cosa pazzesca, ma efficentissima, un metodo di relazioni e coordinazioni incrociate perfetto, basato sull'aiuto reciproco, che permette a voi e a tutti gli altri di essere serviti in tempi rapidissimi, di non avere troppe cose per le mani e di non trovare mai scarsità nella scelta delle pietanze. L'aspetto rustico combinato a questo futurismo vi lasciano piacevolmente allibiti. Di certo i gestori di questo posto hanno potuto ottenere qualità investendo in efficienza tecnologica e nella responsabilizzazione dei clienti, tagliando così i costi della filiera di sevizio, in primis quella di cuochi e camerieri. Davanti a voi c'è quindi un pranzetto succulento. Date il primo morso, lentamente, concedendovi tutto il tempo necessario per gustare. Fate respiri profondi, assaporate, indagate con le papille. E non capite. Non capite perché, dietro all'apparenza, c'è sempre lo stesso retrogusto, sempre quella specie di plastica e fritto/rifritto che vi aspettate da qualsiasi locale in una grande città, meno che da un posto tipico e genuino. Ma soprattutto non capite perché tutti continuino a dichiarare, ripetere a voce alta, sbraitare, urlare che il McDonald’s fa schifo e che qui è tutta un'altra cosa. C'è un piccolo particolare di cui vi accorgete: sono in pochi quelli seduti ad un tavolo soli, come voi. La maggior parte è in gruppo e sembra più attenta ad urlare, divorare e sbranare davanti ad altre facce compiacenti piuttosto che e a gustare. La maggior parte sembra gente frettolosa, ciarliera e distratta. Lasciate a metà il vostro pranzo e vi dirigete in fretta verso l'uscita. Qualcuno vi si para davanti, sorride e vi regala una maglietta, su cui campeggia un logo e un messaggio dello stesso tono degli altri: "POSTO BUONO!!! Cibo a km zero, genuino, <b>per chi ha schifo del McDonlad’s ed è indignato per il monopolio della casta della globalizzazioneee!!!</b>". Ora siete davvero perplessi. Vi disperdete nei vicoli, evitate la folla. Avete solo bisogno di solitudine, tempo e riflessione. Seduti su delle scale in pietra di un vicolo deserto e caratteristico, rigirate la maglietta nelle vostre mani, pensosi. Ad un certo punto, passandovela tra le mani, vi accorgete di qualcosa, un piccolo spessore, un rilievo quasi impercettibile ai bordi del logo. Indagate con i polpastrelli, fate leva con le unghie, notate che è una specie di adesivo, o di toppa, di quelle che andavano negli anni 80 e si attaccavano ai vestiti con il ferro da stiro, ma più sottile. La strappate via. Improvvisamente compare sotto un altro, ben noto logo: Burger King. Sorridete, increduli, perfino un po' divertiti sulla grossolanità di un tale mascheramento. Adesso avete solo voglia di perdervi in questi vicoli deserti e non sentire la voce di nessuno. </div>
SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-33364396066756149382013-01-17T08:42:00.002+01:002013-01-17T08:42:47.961+01:00Per Aaron Swartz<br />
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<a href="http://sphotos-b.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/537253_4711885409015_556192231_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="312" src="http://sphotos-b.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/537253_4711885409015_556192231_n.jpg" width="320" /></a></div>
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di <a href="http://www.zabrinskypoint.org/" target="_blank">Eva Milan</a></div>
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La storia di Aaron Swartz, della sua persecuzione giudiziaria culminata con il suicidio, è LA NOSTRA STORIA. Un giovane talento informatico che ha dedicato, realizzato, infine sacrificato, la sua vita alla cultura libera, alla rete, alla filosofia dei Commons; allievo di Lessig e co-ideatore del Creative Commons oltre a moltissime altre piattaforme open, un hacker, un hacktivist, un fuorilegge secondo l’ordine costituito, una personalità riconosciuta nell’ambiente della programmazione Open e delle avanguardie intellettuali della rete.</div>
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”Uno di noi” per coloro che nella rete hanno trovato forme di lotta e comunicazione alternative, per i reduci di Seattle e Genova, per i blogger delle rivoluzioni arabe, per i giovani “Occupy”, per gli appassionati dell’open source, di Linux, del Copyleft, per gli artisti del Creative Commons.</div>
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”Uno di noi” per chi pensa che oggi la ribellione contro l’ordine costituito passa obbligatoriamente attraverso le lotte contro tutte le forme di egemonia culturale del Dio mercato e il suo dogma proprietario, repressivo e colonizzatore di territori, di corpi, di menti e luoghi della comunicazione. Luoghi reali e virtuali che hanno assunto un ruolo determinante come strumento di difesa e riproduzione del pensiero unico e della sua macchina del profitto, tanto da trasformare la rete in quel campo di battaglia profetizzato da Marshall McLuhan, l’Information Guerrilla, in cui tutti concorrono più o meno consapevolmente al sostegno di quella fortezza sociale, o “trappola”, come l’ha definita Richard Stallman, alle cui maglie si può sfuggire soltanto con la diserzione del conosciuto e la contemporanea creazione dell’”Altrove”, che è sinonimo di autogestione, di autogoverno, di biocentrismo. </div>
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E’ così che oggi il potere giudiziario, insieme a quello della repressione poliziesca, è lo strumento di difesa dei poteri che governano il turbocapitalismo tanto nel reale che nel virtuale, fino a perseguire un attivista dei diritti digitali come un criminale, ed equiparare la sottrazione di informazioni a scopo divulgativo a una frode con scopo di lucro, poiché soltanto questo è LO scopo contemplato dalla gestione mercantile del mondo, e quindi della Rete. </div>
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Il ribelle, il libertario, vive nell’”altrove”, disertando e infrangendo il dogma comunemente accettato, l’essere spettatori, l’essere partecipi alla farsa sistemica che sta determinando la crescente riduzione di tutti quegli spazi vitali, concreti, mentali, creativi, non contemplati, in cui sia soltanto concepibile disertare da quell’unica fonte di sopravvivenza e mantenimento, il sapere unico, il consumo, il profitto, la dipendenza necessaria da un sistema il cui meccanismo si innesca troppo lontano dal nostro controllo per essere individuato e sconfitto, ma che si riproduce attraverso noi stessi.</div>
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L’”autocontrollo” è nell’essere artefici, l’essere sabotatori, l’essere disertori.</div>
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Disertare per sfuggire al controllo, creando risorse, saperi e strumenti indipendenti fuori dall’egemonia mediatica, fuori dalle sue regole e leggi. Disertare, percorrendo un percorso differente, inconcepibile, rifiutando uno stile di vita o liberando i saperi dal profitto, essere un fuorilegge. Essere un libertario.</div>
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Il mantra individualista trasformato in donchisciottismo, in quell’autoesclusione attiva tutt’altro che chiusa in sé stessa ma altruista e votata al bene comune fino alle estreme conseguenze. La morte come atto finale estremo di diserzione e solitudine, che è forse la resa all’impossibilità stessa di praticare quell’Altrove collettivo, ma al tempo stesso affermazione e indicazione di un percorso di ribellione possibile, necessario.</div>
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Aaron Swartz, un sognatore che forse ha smesso di sognare, ma che finché ha potuto, ha praticato il sogno.</div>
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SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-14324936152053475022012-10-05T22:32:00.001+02:002012-10-05T22:34:09.151+02:00Quando l'indie è peggio delle multinazionali: il muro contro muro tra copyleft e "tutti i diritti riservati"<br />
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Mentre in Italia la cosiddetta "musica indipendente" si danna quotidianamente per far fronte alla crisi e trovare un modo per mantenere in piedi il carrozzone, in seno ad essa avvampa un muro-contro-muro tra diverse fazioni ideologicamente contrapposte tra difensori del vecchio "tutti i diritti riservati" e i fautori del <i>copyleft</i>: un dibattito che indirettamente coinvolge la concezione, nel mondo 2.0, della cultura e della conoscenza <i>tout court</i>. Questo articolo prende spunto da un vivace contrasto facebookiano tra me (appoggiato da alcuni amici) e Alberto di <a href="http://www.snowdonia.it/" target="_blank">Snowdonia</a> riguardante un mio <i>status</i> in cui lamentavo, al giorno d'oggi, nel cosiddetto mondo <i>indie</i>, la scarsa attenzione ai contenuti della produzione artistica in favore di un dibattito concentrato unicamente sulle dinamiche capitalistiche proprie ormai di tale mondo (o quello che ne resta). Tale ossimoro mi appariva come il principale responsabile del dilagante "decorativismo" (l'espressione è del mio amico-cantautore <a href="http://humptyblog.wordpress.com/" target="_blank">Humpty Dumpty</a>) a scapito della profondità dei contenuti. Alberto replicava (rincarando indirettamente la dose in un'intervista uscita su "Il Fatto Quotidiano", <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/?p=373524&preview=true">http://www.ilfattoquotidiano.it/?p=373524&preview=true</a>) che in un sistema capitalista "<i>regalare la propria musica è immorale</i>" e che l'idea di distribuire gratuitamente <i>on-line</i> sottintendeva una sorta di concezione razzista, per cui "<i>il musicista è un idealista sfaticato, un buffone che deve lavorare gratuitamente per allietare la, peraltro – quasi sempre inutile – vita del prossimo</i>", non perdendo occasione poi di sottolineare la necessità di capitale per realizzare un <i>"prodotto"</i> tecnicamente impeccabile. Pur comprendendo in parte la visione di Alberto (che mi pare un po' un corto circuito comunistoide-capitalista), è con argomentazioni simili che oggi, in Italia, quell'indotto culturale che si dichiara indipendente (e quindi, in teoria, fuori dalle ferree leggi del mercato) si contrappone con veemenza a chi la cultura la fa (investendo anche a fondo perduto) e la distribuisce liberamente <i>on-line</i>, accusato con infamia di produrre ciarpame, ma soprattutto di diffondere l'aberrante idea che <i>"l'arte non si paga"</i>. Queste posizioni, a mio avviso estremamente reazionarie - ce le aspetteremmo dai direttori delle grandi multinazionali, non certo dagli <i>indie</i> - nascondono in realtà una grande incomprensione di fondo sia del variegato "movimento <i>copyleft</i>", sia degli epocali mutamenti in atto a livello della comunicazione globale e della struttura stessa del capitalismo. La prima cosa che chi opera in <i>copyleft</i> e in <i>open source</i> sa benissimo è che tale filosofia tutto vorrebbe tranne diffondere l'idea che <i>"l'arte non si paga"</i>. Nella filosofia <i>copyleft </i>invece si cerca sostanzialmente un modello alternativo, realmente democratico e aggiornato al mondo 2.0 di gestione del diritto d'autore e di finanziamento all'arte e alla cultura. Il cosmo <i>copyleft</i> è inoltre estremamente vario al suo interno e fare in questo modo di tutta l'erba un fascio rischia - nel momento stesso in cui ci si dichiara "progressisti" - di gettare un'ombra oscurantista su tutto ciò che di più dinamico e innovativo si sta muovendo a livello culturale sulla rete e fuori di essa. C'è chi, come SubTerra stessa e il cantautore Humpty Dumpty, si sia d'accordo o meno, mette radicalmente e "politicamente" in discussione il binomio arte-merce e vuole riportare dignità e profondità al concetto di arte, liberandola dalla prigione della concezione dell'artista come un "lavoratore impiegato" e dell'ossessione del successo di massa; c'è chi cerca di adattare il <i>copyleft</i> a nuovo strumento di marketing; c'è chi ancora sottolinea il discorso della democrazia diretta, delle libertà digitali/civili, di un mercato più equo e a dimensione d'uomo in cui la cultura sia comunque liberamente accessibile. In ogni caso, bollare tutto questo come idea dannosa o addirittura immorale dimostra come in genere il mondo indipendente, ormai solo in superficie ribelle e provocatorio, ma anzi giovanilistica merce usa e getta alla stregua di iPhone e cellulari, sia in realtà più vecchio, ingannevole, dannoso e vuoto di ciò che nelle intenzioni vorrebbe combattere. Una bella decorazione patinata ormai priva di contenuti.</div>
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Carlo Sanetti</div>
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SubTerra Label</div>
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<a href="http://www.subterralabel.com/">http://www.subterralabel.com</a></div>
SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-72659085140067455722012-07-15T11:26:00.000+02:002016-07-15T11:51:36.482+02:00Eventi 2010 - 2006<span style="color: #cc0000;">2010</span><br />
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- <i>Allimprovviso</i>: Dente; Giulia Anania; Tedesko & The Monomagical Band + Marè; Letture Partigiane (Resist 2010); MyLIAC (<i>Lo spostamento del baricento </i>e <i>Chevivamonicelli</i>); Radon Session; Diego Mancino + Silvia Leoni e La Guerra delle Formiche; Tedesko & The Monomagical Band, Passion Flower, Silvia Leoni e La Guerra delle Formiche (<i>SubTerra Kepos Night</i>); Alexis Gideon (Viterbo)</div>
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- <i>Subterranea # 3: </i>Hyaena Reading; Heike Has the Giggles; Zero Gravity Toilet (Officina Belushi, Viterbo)</div>
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- <i>Creative Copyleft Night # 0: </i>Giulia Anania; Angelo Elle; Hyaena Reading; Tedesko & The Monomagical Band; La Malavoglia; Curandero; honeybird (Beba Do Samba, Roma)</div>
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- <i>Glam Rock Inferno Party: </i>Lapingra + Zero Gravity Toilet (Locanda Atlantide, Roma)</div>
<br />
<span style="color: #cc0000;">2009</span><br />
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<span style="text-align: justify;">- </span><i style="text-align: justify;">SubTerra Night (Subterranea # 2): </i><span style="text-align: justify;">Zero Gravity Toilet </span><span style="text-align: justify;">+ honeybird & the birdies (Sinister Noise, Roma)</span><br />
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
- <i>Copyleft Festival </i>(Arezzo)<br />
<br />
- <i>SubTerra + RRI MarteLive Viterbo </i>(Viterbo, Corchiano)<br />
<br />
- <i>Resist 2009: </i>Zero Gravity Toilet + Kai Zen (Viterbo)<br />
<br />
- <i>MEI</i>: <i>La creatività ai tempi del copyleft: presentazione della compilation "</i>Il Paese è Iperreale" (Faenza)<br />
<br />
- <i>Telegagarin Cabrio Live:</i> Tedesko & the Monomagical Band, Zero Gravity Toilet, Lapingra, honeybird (Roma)<br />
<br />
<span style="color: #cc0000;">2008</span><br />
<span style="color: #e06666;"><br /></span>
- <i>Copyleft o Copyright: il diritto d'autore nell'era digitale </i>(Roma, La Sapienza)<br />
<br />
<span style="color: #cc0000;">2007</span><br />
<br />
- <i>Subterranea # 1:</i> Tedesko & The Monomagical Band, Eklettika, En Plein Air (Cura di Vetralla, Viterbo)<br />
<br />
<span style="color: #cc0000;">2006</span><br />
<br />
- <i>London Calling Nuumak</i>: reportage sulla finale del GBOB (Global Battle of the Bands) insieme ai Nuumak (Londra, Astoria)Myrornas Krighttp://www.blogger.com/profile/06815568108176510996noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-77907657768615643372012-06-12T00:05:00.002+02:002012-06-12T00:13:24.620+02:00Immaginari Emiliani: Artisti a sostegno della popolazione emiliana<div style="text-align: justify;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #eeeeee;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXsdyEctF7Yo1Y4k7fhSCPLbQreXvL0aOZXmHM3Y7YR9ZA0BqhZfQNe_-CVwVrzvAq9KtEoxywG6Gq4Ts_1RgNt2byIMljQ6GRiBlZ2-R1ZV7Ks10x_iLXFCbob_YI5qKPzIhN9VVvNi8P/s1600/immaginari+emiliani.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="color: #eeeeee;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXsdyEctF7Yo1Y4k7fhSCPLbQreXvL0aOZXmHM3Y7YR9ZA0BqhZfQNe_-CVwVrzvAq9KtEoxywG6Gq4Ts_1RgNt2byIMljQ6GRiBlZ2-R1ZV7Ks10x_iLXFCbob_YI5qKPzIhN9VVvNi8P/s640/immaginari+emiliani.jpg" width="452" /></span></a></div>
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Il 15 e il 16 Giugno al Biancovolta di Viterbo, in via delle Piagge 23: <i>Immaginari Emiliani</i>, in vendita una selezione di stampe dei migliori tra gli illustratori, i fumettisti, i fotografi e i grafici artisti presenti sul territorio nazionale. Il ricavato andrà interamente a sostegno delle popolazioni emilane.</div>
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Dalla satira al fumetto, dalla fotografia all'illustrazione, una mostra che mette in scena un panorama artistico eterogeneo e diversificato, ma che, una volta tanto, si unisce per un obiettivo comune: sostenere la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto!</div>
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I<b><i>naugurazione venerdì 15 giugno ore 18 al Biancovolta-Spazio Arci.</i></b></div>
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<b><i><br /></i></b></div>
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<b><i><br /></i></b></div>
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<b><i>Prosegue il 16 giugno alle 19 con il live acustico de La Guerra delle formiche, della copyleft label SubTerra.</i></b></div>
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Per tutti e due i giorni un aperitivo a base di prodotti emiliani accompagnerà l'evento.</div>
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Il ricavato sarà devoluto attraverso il conto corrente dell'Associazione Arci presso Banca Etica con la causale "Emergenza terremoto in nord Italia". </div>
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<br /></div>
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Iban IT 39 V 05018 03200 000000145350 </div>
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Partecipano : </div>
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Akab</div>
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Pasquale Altieri</div>
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Giorgia Atzeni</div>
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Marilena Benini</div>
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Marcella Brancaforte</div>
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Valeria Brancaforte</div>
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Mauro Bubbico</div>
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Emanuela Bussolati</div>
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Francesco Calcagnini</div>
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Francesca Capellini</div>
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Daniele Capo</div>
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Roberto Catani</div>
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Rosaria Cefalo</div>
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Eleonora Cumer</div>
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Beatrice Davies</div>
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Deborah Di Leo</div>
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Francesco Galli</div>
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Sara Gavioli</div>
<div style="text-align: justify;">
Francesca Ghermandi</div>
<div style="text-align: justify;">
Sonia Giambrone</div>
<div style="text-align: justify;">
Kanjano</div>
<div style="text-align: justify;">
Giovanni Kranti Lombardo</div>
<div style="text-align: justify;">
Patrizia La Porta</div>
<div style="text-align: justify;">
Chiara Luzi</div>
<div style="text-align: justify;">
Isabella Mara</div>
<div style="text-align: justify;">
Serena Marangon</div>
<div style="text-align: justify;">
Sabine Meyer</div>
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Virginia Mori</div>
<div style="text-align: justify;">
Ninamasina</div>
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Giulia Orecchia</div>
<div style="text-align: justify;">
Carlotta Parisi</div>
<div style="text-align: justify;">
Rita Petruccioli</div>
<div style="text-align: justify;">
Silvia Pignat</div>
<div style="text-align: justify;">
Alessandra Psacharopulo</div>
<div style="text-align: justify;">
Rita Ravaioli</div>
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Marilina Ricciardi</div>
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Laboratorio Saccardi</div>
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Giulia Sagramola</div>
<div style="text-align: justify;">
Laura Scarpa</div>
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Antonello Silverini</div>
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Pasquale Squaz Todisco</div>
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Simona Tonna</div>
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Lucio Villani</div>
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Alessandra Vitelli</div>
<div style="text-align: justify;">
Lara Zarbo</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Le stampe sono state eseguite dalla TIPOGRAFIA CECCARELLI</div>
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sponsor unico della mostra Immaginari Emiliani</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="http://www.tipografiaceccarelli.it/">http://www.tipografiaceccarelli.it/</a></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://librimmaginari.blogspot.it/2012/06/immaginari-emiliani.html">http://librimmaginari.blogspot.it/2012/06/immaginari-emiliani.html</a></div>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-63672353770305570992012-04-05T16:35:00.000+02:002012-04-05T16:35:04.653+02:00SubTerra e i Copyleft Days al Teatro Valle occupato di Roma<div style="text-align: justify;"><i><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/Vwe-UvikTS8" width="420"></iframe></i></div><div style="text-align: justify;"><i><br />
</i></div><div style="text-align: justify;"><i>5 . 6 . 7 aprile 2012</i></div><div style="text-align: justify;"><i><br />
</i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="color: #e06666;">COPYLEFT DAYS</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="color: #e06666;">Tre giornate sulla cultura libera/ta </span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="color: #e06666;">diritto d’autore e licenze aperte</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><br />
</i></div><div style="text-align: justify;"><i><br />
</i></div><div style="text-align: justify;"><i><br />
</i></div><div style="text-align: justify;"><i><b>Il 5 . 6 . 7 Aprile, negli spazi del Teatro Valle Occupato e dell’ Ex Cinema Palazzo/Sala Vittorio Arrigoni, si svolgeranno le giornate della cultura libera/ta, organizzate in collaborazione con Patamu.com e Melting Pro.</b></i></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Questo evento è stato organizzato per informare artisti, musicisti, attori, scrittori e pubblico sui problemi legati a diritto d’autore, proprietà intellettuale, diffusione ed utilizzo delle opere dell’ingegno. Saranno delineate inoltre le differenze tra il copyright tradizionale e le opere rilasciate con licenze Creative Commons o affini, e si parlerà anche di come queste possano cambiare le modalità di accesso alla cultura, al sapere, all’informazione e alla di condivisione dei contenuti.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">All’interno dell’evento sarà ospitata la prima edizione del RomaCCfest, uno dei primi festival del Cinema con contenuti esclusivamente Creative Commons, in gemellaggio con il BccN di Barcellona da cui è ‘derivato’ con licenza Creative Commons By-Nc-Sa (attribuzione-noncommerciale-sharealike).</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Le proiezioni saranno affiancate da interventi musicali a cura delle etichette CC Subcava Sonora e NED e da incontri assembleari su diritto d’autore e cultura libera, da momenti di approfondimento su SIAE, IMAIE, SOPA, Creative Commons, Copyleft, sul ruolo della cultura libera nella valorizzazione e nella tutela del bene comune anche in aree del sapere diverse dall’arte, ad esempio nella scienza e nei farmaci. Si terranno inoltre tavole rotonde e dibatti per approfondire la riflessione su cosa possa essere fatto nel concreto per promuovere un differente modello di diffusione della cultura e del sapere.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Organizzazione: Patamu, Melting Pro, Teatro Valle Occupato</div><div style="text-align: justify;">Contenuti Festival Cinema CC: RomaCCFest/BccN</div><div style="text-align: justify;">Contributi Musica CC: Subcava Sonora, NED</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><a href="http://www.copyleftdays.it/">www.copyleftdays.it</a> <a href="http://www.romaccfest.it/">www.romaccfest.it </a></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><i>PROGRAMMA</i></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Giovedì 5 aprile</div><div style="text-align: justify;">16.00-18.30 @ Teatro Valle Occupato</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">16.00-17.30_Proiezione R.I.P.- A remix manifesto (86′)</div><div style="text-align: justify;">Documentario su copyright, proprietà intellettuale e gli effetti della pirateria nell’era di internet </div><div style="text-align: justify;">17.30-18.30_Incontro Copyleft, Copyright, Culture libere e Bene Comune</div><div style="text-align: justify;">Interventi di: Arturo di Corinto (FHF-circolazione informazione come strumento di denuncia), Luca Nicotra (Agorà Digitale), Adriano Bonforti (Patamu- Cultura copyleft come approccio al sapere), Teatro Valle Occupato, Donatella Della Ratta (Creative Commons Arab World) , Carlo Infante (Stati Generali dell’Innovazione) , Andrea Baranes (Banca Etica)</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">A seguire Incontro/Agorà USCIRE DALLA CRISI E’ POSSIBILE</div><div style="text-align: justify;">Disarmare i mercati per la democrazia dei beni comuni</div><div style="text-align: justify;">Attac Italia e Teatro Valle Occupato </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">19.45-00.00 @ Ex Cinema Palazzo</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">19.00-19.45_APERITIVO</div><div style="text-align: justify;">19.45-20.45_Proiezione Creative Commons Mondo Arabo</div><div style="text-align: justify;">20.45-21.10_Incontro con gli autori del film Mare Chiuso</div><div style="text-align: justify;">21.10-22.10_Proiezione Mare Chiuso (60′)</div><div style="text-align: justify;">Documentario di denuncia degli accordi tra Berlusconi e Gheddafi sui respingimenti a largo delle coste italiane </div><div style="text-align: justify;">22.10-22.30_Incontro con Paolo Sinigaglia (NED)/produttore e Benedetto Fanna- Francesco Montagna/registi del film che segue</div><div style="text-align: justify;">22.30-23.45_Proiezione di Broder du iu paradigma (CC) 75’30″ </div><div style="text-align: justify;">Film collettivo estemporaneo su un gruppo di musicisti che si danno appuntamento nello stesso luog alla stessa ora dello stesso giorno per un concerto improvvisato senza partiture né direttive. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Nel corso delle giornate del 6 e del 7, nel Foyer del Teatro Valle Occupato, verrano proiettati i cortometraggi del RomaCCFest/BccN 2011. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Venerdì 6 aprile</div><div style="text-align: justify;">16.00-24.00 @ Teatro Valle Occupato </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">16.00-16.30_Presentazione RomaCCFest/BccN</div><div style="text-align: justify;">16.30-17.30_COPIAD MALDITOS (RomaCCFest/BccN 2011) 60′</div><div style="text-align: justify;">In italiano “Copyright o il diritto di copiare” è un documentario spagnolo sul diritto d’autore, la proprietà intellettuale e la situazione della cultura in Spagna e in Europa. E’ stata la prima produzione in Creative Commons prodotta e trasmessa dalla televisione Spagnola.</div><div style="text-align: justify;">17.30-18.00_Sessione Corti (RomaCCFest/BccN 2011)</div><div style="text-align: justify;">La MiradaCircular 12′ (RomaCCFest/BccN 2011)</div><div style="text-align: justify;">Luckiest One 14′ (RomaCCFest/BccN 2011)</div><div style="text-align: justify;">18.00-19.30_Incontro aperto “Diritto d’autore, Creative Commons, SOPA, IMAIE, SIAE: una panoramica generale sulle ultime questioni relative al diritto d’autore nel mondo e sulle conseguenze in Italia”</div><div style="text-align: justify;">Interventi di: Deborah De Angelis, Ermanno Pandoli, Arturo di Corinto, Astrid Wiedersich Avena, Ass.Artisti 7607, Adriano Bonforti/Patamu, Teatro Valle Occupato, Andrea Mancianti</div><div style="text-align: justify;">19.30-19.35_Proiezione del video “Sul Tetto” dei Rein</div><div style="text-align: justify;">19.35-20.30_Open Talk/Incontro con la cittadinanza: “Considerazioni su retribuzione e proprietà intellettuale oltre il copyright”. Introduce Gianluca Bernardo musicista dei REIN</div><div style="text-align: justify;">20.30-21.00_PAUSA con proiezione nel Foyer di: IN-PRECA VIDEO/Interviste precarie in tempo di crisi-Chiara Ronchini 2011, Italia, 26′ (RomaCCfest)</div><div style="text-align: justify;">21.00-21.45_Vita quotidiana a Kabul 45′ (RomaCCfest/BccN 2011)</div><div style="text-align: justify;">21.45-22.00_Proiezione “Denz in the ghetto”, 8′/Subcava Sonora (RomaCCfest); videoclip Borderline “Strofa e ritornello”, 3′/Subcava Sonora </div><div style="text-align: justify;">22.00-00.00_Concerto: Borderline/Nouer (Etichetta CC Subcava Sonora) + Adriano Bono 996-I sonetti romaneschi di Giuseppe Gioacchino Belli in musica </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">21.00-24.00 @ Ex Cinema Palazzo</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">21.00 – 22.00 Titolo CC da confermare (RomaCCfest/BccN 2011)</div><div style="text-align: justify;">22.00 – 23.00 Die Beauty 60’ (RomaCCfest/BccN 2011)</div><div style="text-align: justify;">Drammatico, Svezia//Questo film CC fu presentato nelle sale cinematografiche e reso contemporaneamente disponibile in maniera legale su Pirate Bay.</div><div style="text-align: justify;">23.00 – 00.00 The Island 60’ (RomaCCfest/BccN 2011)</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Sabato 7 aprile</div><div style="text-align: justify;">11.00-20.00 @ Teatro Valle Occupato</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">11.00-14.00_Proiezioni matinée</div><div style="text-align: justify;">11.00-11.30_Maud and Leo, 35′ (RomaCCfest/BccN 2011)/Un road movie Svedese in CC</div><div style="text-align: justify;">11.00-12.45_Del Poder, 72′ (RomaCCfest)/Documentario CC sui fatti del G8 di Genova. Realizzato da Zavan, musica di Oriol Català, colore, 2011</div><div style="text-align: justify;">12.45-13.45_California Dreaming, 55′ (RomaCCfest/BccN 2011)/Documentario olandese in CC sugli effetti della crisi in Europa</div><div style="text-align: justify;">13.45-14.10_Tris (RomaCCfest)/La prima web series in CC tra intrattenimento e sociale. La leggerezza come arma per lottare contro l’omofobia a Roma e in Italia </div><div style="text-align: justify;">PAUSA</div><div style="text-align: justify;">14.30-16.30_Incontro: “Musica, cinema, teatro. Arti oltre il copyright/Proposte concrete e nuove prospettive”</div><div style="text-align: justify;">Intervengono: Adriano Bonforti (Patamu), Luca Nicotra (Agorà Digitale), Alfredo Esposito (Subcava Sonora), Carlo Sanetti (Subterra), Luca Neri Skype (no Copyright), Gianluca Bernardo (REIN), Fabrizio Mosca (CINEAMA), Giacomo Verde skype (Teatro CC), Paolo Tosini (Cineteca Nazionale Mexico City) Jaromil skype (dyne.org hacker) http://jaromil.dyne.org/</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">16.30-17.30_Prospettive di un appello agli artisti affinché prendano l’impegno, nel prossimo futuro, di liberare un certo numero di opere con licenze copyleft + presentazione di un appello alla cittadinanza per la creazione condivisa di una petizione che si proponga come obiettivo:</div><div style="text-align: justify;">1 Modifica del regolamento interno della SIAE per dare possibilità agli iscritti SIAE di liberare opere in Creative Commons.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">2 Abolizione del monopolio SIAE per la gestione dei diritti d’autore</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">17.30-18.30_Corto “Le bolle di sapone”, 6′/Anno 1911 Regia Anonimo (Public Domain/CC; RomaCCfest) + Sonorizzazione Orchestra Noè del film di pubblico dominio: “Man with a movie camera” (RomaCCfest), 66’49″, Dziga Vertov (1929)</div>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-14151813590298816872012-01-27T10:31:00.000+01:002012-01-27T10:32:51.271+01:00Salvate il Santo Editore<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4uT6w1RzRFEClb1rdN3eGvnaDOhiu4LnKX4RIXHl3d2t1LRy5fjcPNqHCIQvhfqQzbWiSTgZ4G2Bf8DJwKHrjxzBeWlTPFbdXO3tH__ESeCmSSFjlqORLiMB8FNYgu3JXmQYJ36OWSSw/s1600/salvate.jpg"><img style="text-align: justify; float: left; margin: 0px 10px 10px 0px; cursor: pointer; width: 282px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4uT6w1RzRFEClb1rdN3eGvnaDOhiu4LnKX4RIXHl3d2t1LRy5fjcPNqHCIQvhfqQzbWiSTgZ4G2Bf8DJwKHrjxzBeWlTPFbdXO3tH__ESeCmSSFjlqORLiMB8FNYgu3JXmQYJ36OWSSw/s400/salvate.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5701531637715801234" border="0" /></a><div style="text-align: justify;">ALLIMPROVVISO</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">in collaborazione con</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">ARCI Viterbo, Banda del Racconto, Sub Terra e Davide Ghaleb</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">presenta</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="color: rgb(255, 102, 102);">SALVATE IL SANTO EDITORE</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Domenica 29 Gennaio dalle ore dalle 18 alle 20,</div><div style="text-align: justify;">presso la sede dell’editore in via Roma 41 a Vetralla</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una realtà importante dell’editoria e della promozione del nostro territorio rischia di chiudere.</div><div style="text-align: justify;">Davide Ghaleb ha annunciato la chiusura della casa editrice che da anni investe</div><div style="text-align: justify;">sulla ricerca e la promozione di studi per la valorizzazione dei beni archeologici e storico artistici,</div><div style="text-align: justify;">nonché nella pubblicazione di lavori sulla storia orale.</div><div style="text-align: justify;">È un pezzo importante della “filiera culturale” che perdiamo tutti.</div><div style="text-align: justify;">Per questo Allimprovviso, Arci Viterbo, Banda del Racconto, Sub Terra e Davide Ghaleb editore organizzano</div><div style="text-align: justify;">SALVATE IL SANTO EDITORE</div><div style="text-align: justify;">un’iniziativa congiunta che prevede letture della Banda del Racconto ed esibizioni dal vivo di SubTerra Label:</div><div style="text-align: justify;"><b>Tedesko & the Monomagical band</b> + <b>La Guerra delle Formiche</b>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni partecipante dovrà acquistare come biglietto di ingresso</div><div style="text-align: justify;">un libro dal catalogo di Davide Ghaleb editore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">aperitivo offerto dal Santo editore</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><a href="http://www.ghaleb.it/">http://www.ghaleb.it/</a></div><div style="text-align: justify;">___________________________________________________________________</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><br /></span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Blog del comitato provinciale Arci di Viterbo </span></i><a href="http://arciviterbo.blogspot.com/"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">http://arciviterbo.blogspot.com/</span></i></a></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><br /></span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">SubTerra Label è un'etichetta di musica indipendente con base a Vetralla.</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Nota per essere una delle prime realtà italiane a rilasciare gratuitamente sul web i propri dischi,</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">secondo le modalità del copyleft, è stata fondata dal collettivo mutante post-rock</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">La Guerra delle Formiche e dal terrigno punkautore, nonché calzolaio di Vetralla,</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">conosciuto come il Tedesko.</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><br /></span></i></div><div style="text-align: justify;"><a href="http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/04/06/news/pirateria_musicale_stime_false-14489149/"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/04/06/news/pirateria_musicale_stime_false-14489149/</span></i></a></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><br /></span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Allimprovviso è un progetto di incursioni narrative e musicali</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">che da più di un anno anima il centro storico di Viterbo negli spazi più insoliti.</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><br /></span></i></div><div style="text-align: justify;"><a href="http://allimprovvisoaviterbo.blogspot.com/"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">http://allimprovvisoaviterbo.blogspot.com/</span></i></a></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><br /></span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">La Banda del Racconto agisce di preferenza nei territori di Viterbo e della Tuscia, della Maremma tosco-laziale,</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">della Campagna Romana. Brevi incursioni anche nella Capitale.</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">Ma ogni racconto è mondo. O no?</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;"><br /></span></i></div><div style="text-align: justify;"><a href="http://allimprovvisoaviterbo.blogspot.com/"><i><span class="Apple-style-span" style="font-size: small;">http://www.bandadelracconto.it/</span></i></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-27695455614221472552012-01-25T22:46:00.000+01:002019-12-15T16:56:20.394+01:00Eventi(italian only - in costruzione)<br />
Immagini e suoni da ogni evento e collaborazione subterranea. Per le annualità meno recenti, clicca sulle date in fondo:<br />
<br />
<span style="color: #cc0000;">2018</span><br />
<br />
- <i>Aerlite </i>live: presentazione del nuovo disco di Tedesko & the Monomagical Band (Piombinello, SubTerra Headquarter)<br />
<br />
<span style="color: #cc0000;">2016</span><br />
<br />
- <i>Allimprovviso</i>: Andrea Belfi (Viterbo)<br />
<br />
<span style="color: #cc0000;">2015</span><br />
<br />
- <i>Allimprovviso</i>: Putan Club (Vetralla, in collaborazione con MusicAlcentro)<br />
<br />
<span style="color: #cc0000;">2014</span><br />
<br />
<i>- Allimprovviso</i>: Paolo Spaccamonti & Stefano Pilia; Hyaena Reading (Viterbo)<br />
<br />
- In collaborazione con MVM: Sonic Jesus (Viterbo)<br />
<br />
<span style="color: #cc0000;">2013</span><br />
<br />
<i>- Allimprovviso</i>: Satan is My Brother; Six Organ of Admittance; Monsieur Malaussene; Duchamp; Ninos du Brasil; Live Footage (Viterbo).<br />
<br />
<span style="color: #cc0000;">2012</span><br />
<br />
- <i>Copyleft Days</i>: contributo per l'evento tenutosi al Teatro Valle Occupato di Roma.<br />
<br />
- <i>Immaginari Emiliani</i>: concerto tenuto a sostegno della popolazione colpita dal sisma in Emilia con Tedesko & The Monomagical Band + La Guerra delle Formiche (Viterbo).<br />
<br />
- <i>Allimprovviso</i>: Caso; Francesca Lago; Johnny Mox; Above the Tree; Rella the Woodcutter; Geoff Farina; Valerio Cosi + MyLIAC (Viterbo).<br />
<br />
- <i>Salvate il Santo Editore</i>: serata a sostegno della casa editrice Davide Ghaleb, con La Guerra delle Formiche e Tedesko & The Monomagical Band (Vetralla).<br />
<br />
<span style="color: #cc0000;">2011</span><br />
<br />
- <i>Allimprovviso</i>: <i>Stop Blowing My Heart Up</i> , con Silvia Leoni & La Guerra delle Formiche + Tedesko & The Monomagical Band; Hyaena Reading + Let's Get Lost + Tedesko (<i>SubTerra Kepos Night</i>); Live Footage; Alexis Gideon; Fabio Orsi (Viterbo).<br />
<br />
- <i>Il Colombiano</i> di Banda del Racconto & Myliac @ Caffeina, Viterbo<br />
<br />
- <i>La notte delle copyleft label (Imago Sound + SubTerra): </i>Tedesko & The Monomagical Band + Sans Papier (Sinister Noise, Roma)<br />
<br />
- <i>Oscena Tour</i>: Hyaena Reading, Tedesko & The Monomagical Band, LaPingra (Calabria, Sicilia)<br />
<br />
- <i>Creative Copyleft Night # 1</i>: Eva Milan, Hyaena Reading, Aldrin + reading di Scrittori Precari e presentazione de <i>I Nemici della Rete </i>di Arturo di Corinto (Beba do Samba, Roma)<br />
<br />
<a href="http://subterrawebzine.blogspot.it/2012_07_01_archive.html">2010 - 2007</a>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-62994054507936121362012-01-01T23:04:00.001+01:002016-07-25T18:05:23.401+02:00LinksE T I C H E T T E - C O P Y L E F T A N D D. I. Y. L A B E L S<br />
<div>
<br /></div>
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<a href="https://www.jamendo.com/it/artist/355079/imago-sound" target="_blank">Imago Sound</a> (ita - eclettica etichetta da Messina)</div>
<div>
<a href="http://www.subcavasonora.com/">SubCava Sonora</a> (ita - rock/stoner copyleft da Napoli)<br />
<a href="https://www.facebook.com/TusciaClan" target="_blank">Tuscia HC</a> (ita - i rappresentanti della nuova onda punk hardcore viterbese)</div>
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<br /></div>
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C O S M O C O P Y L E F T</div>
</div>
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<br /></div>
<div>
<a href="http://creativecommons.it/">Creative Commons Italia</a> (ita - il sito di riferimento per le CC in Italia)</div>
<div>
<a href="http://www.fpml.it/">Fronte Popolare Musica Libera</a> (ita - lo storico collettivo romano capeggiato dalla band Rein)</div>
<div>
<a href="http://www.costozero.org/wai/copyzero.html">Oscena Tour</a> (ita - il primo booking musicale gestito intorno alle realtà copyleft)</div>
<div>
<a href="http://www.costozero.org/wai/copyzero.html">Copyzero</a> (ita - tutela tramite firma digitale e licenze copyleft)</div>
<div>
<a href="http://www.patamu.com/">Patamu</a> (ita - tutela tramite firma digitale)</div>
<div>
<a href="http://www.jamendo.com/">Jamendo</a> (eng - international copyleft music website)<br />
<a href="http://www.creative-workshop.org/" target="_blank">Creative Workshop</a> (ita - associazione dedita all'arte in copyleft)<br />
<a href="http://www.lifestylecommunity.it/" target="_blank">Life Style Community</a> (ita - il network di artisti che cura anche la rivista dedicata alle realtà copyleft <a href="http://be-creative.lifestylecommunity.it/" target="_blank">BeCreative</a>)<br />
<a href="http://www.radiorimasto.com/" target="_blank">RadioRimasto</a> (ita - radio genovese militante dedita alle realtà musicali libere)<br />
<br /></div>
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<br /></div>
SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-63366453618876488622011-11-19T15:22:00.005+01:002011-11-19T15:40:37.039+01:00Gli invisibili e le belle parole che suonano ancora<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5Lp1XFDrLqxfep-NfktQB71OaWvER_MAqb-tAW-Q4qiZvrjuUemcYR2KIEPbF2xZtH2WmPWSXJmEYWfOiMC27IApuAA0kRizZXrriQVlWBBX7pyryPDOLpGywbMFDBoyMabPNi74B_0LB/s1600/rockitar.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 308px; height: 150px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5Lp1XFDrLqxfep-NfktQB71OaWvER_MAqb-tAW-Q4qiZvrjuUemcYR2KIEPbF2xZtH2WmPWSXJmEYWfOiMC27IApuAA0kRizZXrriQVlWBBX7pyryPDOLpGywbMFDBoyMabPNi74B_0LB/s320/rockitar.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5676715903562682418" border="0" /></a>di <a href="http://www.myspace.com/stoikaestinta">Eva Milan</a> * pubblicato su <a href="http://www.megachip.info/rubriche/1-musicachip/7189-gli-invisibili-e-le-belle-parole-che-suonano-ancora.html">Musicachip</a><br /><div style="text-align: justify;">Sabato 19 Novembre 2011 00:32<br /><br /><br /><br />“<a href="http://www.megachip.info/rubriche/1-musicachip/7009-cantautori-le-belle-parole-oggi-non-suonano-piu.html">Cantautori, le belle parole oggi non suonano più</a>”, scrive nostalgicamente <span style="font-weight: bold;">Andrea Scanzi </span>sul Fatto Quotidiano, perché “la vecchia ricetta non funziona più e quelle nuove non mordono”.<br /><br />Verissimo, se si limita lo sguardo alla vecchia concezione di cantautorato degli anni settanta senza contestualizzare il processo di emarginazione del libero pensiero in tutte le sue forme e l’impoverimento della produzione culturale da parte di un’industria musicale sempre più egemonica ed esclusivista, il cui ruolo influente nel motore del pensiero unico globalizzato ha agito forse in anticipo rispetto al resto.<br /><br />Comincerei col dire che in Italia il cantautorato cosiddetto impegnato è sempre stato condannato all’élitarismo dagli interessi stessi della discografia e con il supporto dei baronetti della Siae per cui alcuni andavano comprati e arricchiti e altri meno, affinché il virus culturale di cui questi ultimi si facevano portatori non doveva contagiare le masse; non si poteva consentire a un <span style="font-weight: bold;">De André</span>, un <span style="font-weight: bold;">De Gregori </span>o a un <span style="font-weight: bold;">Gaber</span> di assumere una funzione aggregante di partecipazione ma che questi untori culturali andavano bene esclusivamente per quelle anime belle, snob e noiose degli intellettuali comunisti, e che il popolo meritava qualcosa di più allegro e romantico ma intellettualmente scadente, la cui vetrina catalizzatrice doveva concentrarsi sul quel grande supermercato-palco che è Sanremo. Vetrina che negli anni ha subito anche qualche tentativo di elevazione culturale del tutto insufficiente. Il primo di questi fu ad opera di <span style="font-weight: bold;">Luigi Tenco</span>. Secondo alcune tesi, Tenco potrebbe aver pagato un alto prezzo proprio per aver osato denunciare quel meccanismo inquinato e tentato di offrire in pasto agli spettatori televisivi quella qualità culturale proprio da quel prestigioso palco.<br /><br />Da allora il meccanismo di esclusione è stato potenziato a tutti i livelli, concentrando il dominio culturale sempre più nelle mani di grandi poteri e emarginando tutto ciò che non si adeguasse a le loro regole.<br /><br />C’è da dire che tutte le forme d’arte “impegnata” sono sempre state in certa misura elitarie, ma oggi queste sono passate dall’élitarismo alla condizione di invisibilità anche rispetto a quelle nicchie di pubblico che potrebbero goderne, perché l’immaginario creato dal mainstream è divenuto tanto potente da aver ridotto anche i canali di distribuzione alternativi a surrogati del mercato, incapaci di reinventarsi senza attingere al mainstream o al passato, e di produrre una visione “altra” forse rintracciabile soltanto nell’autoesclusione o in micro-realtà radicali.<br /><br />Non a caso l’autore del suddetto articolo nel citare i nomi “nuovi” fa quasi esclusivamente riferimento a personaggi ben inseriti in un circuito promozionale che sebbene si definisca “indipendente” (indie) resta spesso intrappolato, tranne alcune eccezioni, in quella logica autoreferenziale tipica del mainstream esclusivista e accentratore, senza mai volgere lo sguardo altrove, verso quelle realtà “altre” che nonostante l’alto livello di produzione e intensa attività continuano a restare nell’ombra, facendo sempre più fatica a trovare spazi di espressione.<br /><br />Il primo esempio che vorrei portare è quello di <a href="http://www.gianmariatesta.com/biografiai.htm">Gian Maria Testa,</a> un cantautore piemontese di altissimo livello che possiamo ben inserire nella lista dei cervelli in fuga, poiché soltanto in Francia e in altri paesi europei è riuscito ad affermarsi e a conquistare la meritata attenzione, restando nel frattempo ignoto al pubblico italiano per oltre un decennio. Dal suo primo esordio nel ’93 al Festival di Recanati ci sono voluti ben 14 anni per arrivare al primo importante riconoscimento italiano, con la Targa Tenco 2007 come miglior album dell’anno; nel frattempo i suoi otto dischi e i suoi circa 2000 concerti avevano fatto il giro del mondo.<br /><br />Nonostante queste difficoltà, l’esperienza di Gian Maria Testa resta comunque un’eccezione positiva rispetto all’invisibilità a cui sono condannati altri suoi colleghi altrettanto meritevoli. Uno di questi è senza dubbio <a href="http://www.marcorovelli.it/index.asp%20">Marco Rovelli,</a> cantautore, poeta, scrittore e filosofo, noto a un determinato pubblico della cultura antagonista più per i suoi eccellenti saggi che per la sua attività di musicista. Forse il cantautore contemporaneo più impegnato presente (o dovremmo dire “assente”?) sulla scena italiana, dal suo esordio con i <span style="font-weight: bold;">Les Anarchistes,</span> vincitori del premio Ciampi nel 2002, alla sua attività solista iniziata con l’album “LibertAria”, è l’esempio vivente di come oggi le belle parole suonino ancora e siano vivissime e potenti, ma che forse proprio per questo non meritino abbastanza riconoscimento, se non quello di essere “Fuori dal mucchio”, premio conferitogli al MEI dell’anno scorso. Si sa, oggi le rivoluzioni vanno di moda, ma quelli che la rivoluzione sanno farla con la penna e la chitarra possono essere più pericolosi!<br /><br />Da qui scendiamo direttamente negli inferi e ci imbattiamo nella penna di un altro personaggio il cui spessore poetico, come nel caso di Rovelli, è pari alla pena che culturalmente dobbiamo scontare. Sto parlando di <span style="font-weight: bold;">Pieralberto Valli,</span> fautore del progetto alquanto blasfemo denominato “<a href="http://www.myspace.com/santobarbaro">Santo Barbaro</a>”. Lo avete sentito nominare? Se sì, siete dei privilegiati. A tutti gli altri consiglierei di andarsi ad ascoltare entrambi i due album prodotti sino ad oggi, “Mare Morto” e “Lorna”. I peccati mortali commessi da Pieralberto Valli sono troppi. A partire dal nome del suo progetto, chiaro riferimento ai più diseredati, i migranti. Se poi guardiamo alla sostanza, la poetica usata per esprimere il disagio esistenziale e sociale è a livelli insostenibili per i comuni mortali, e la musica che l’accompagna un misto tra folk e avanguardia rock a osare il superamento di entrambi i generi con troppa disinvoltura, <span style="font-weight: bold;">rischiando quindi la genialità</span>. Pierlalberto può trovare consolazione nel fatto che alcuni di quei peccati originali li commise anche Fabrizio De André, primo fra tutti l’aver scassato troppo le balle con gli ultimi e gli emarginati.<br /><br />Penso sia un errore credere che il cantautorato contemporaneo per essere valido, riconosciuto e visibile debba restare estraneo alla militanza mista alle contaminazioni fin qui assorbite che variano dal rock al folk anche nelle forme più estreme, poiché allora saremmo di fronte a una resa stagnante alla tradizione del cantautorato puro, a una nostalgica e inutile ripetizione di genere incapace di rappresentare il presente e senza offrire alcuno sbocco futuro al nuovo, sempre che ci sia la volontà di vederlo nascere.<br /><br />In questo senso trovo che gli esempi di autori fin qui citati siano importanti e meritevoli di attenzione, così come i <a href="http://www.rein99.it/">REIN </a>con i loro canti ribelli e le loro battaglie per la musica libera, o come il giovane cantautore <a href="http://www.youtube.com/watch?v=sgwG5p3oZHE&feature=related">Carmelo Amenta</a> nella sua ricerca di un cantautorato raffinato ma sperimentale, e come la sinergia della potenza sonora e la forza lirica dei più affermati T<a href="http://www.youtube.com/watch?v=sIn3Z54fi5Q">eatro Degli Orrori</a>. Allo stesso modo mi pare tremendamente ingiusto in questo contesto tralasciare di citare <a href="http://www.youtube.com/watch?v=E8mmeDkXDBE">Militant A</a>, che con l’abilità schietta della sua scrittura per la produzione degli <a href="http://www.youtube.com/watch?v=gvIFrlUpWN0&feature=related">Assalti Frontali</a> ha contribuito negli anni alla costruzione di una cultura dal basso e che continua ad avere un ruolo puntuale di denuncia e di rappresentanza di una parte consistente di giovani e delle loro rivendicazioni.<br /><br />Per concludere, vorrei rispondere all’articolo di Andrea Scanzi con le parole di un altro invisibile ma irriducibile della vecchia generazione di cantautori, il caro amico <span style="font-weight: bold;">Antonio Pio Persia,</span> che sulla sua pelle ha vissuto negli anni quella forma di “esclusione” ad opera dei mercificatori culturali nostrani e globalizzati, canzone che già nel 1992 esprimeva il bisogno di liberare la parola dal dominio mercantile della sottocultura:<br /><br />“ La parola s'è già invecchiata<br />sulla musica di libertà,<br />la sostanza resta immutata,<br />la parola s'è invecchiata,<br />chi lo vuole la cambierà. ”<br /><br /><br /><br /><br />*<a href="http://www.myspace.com/stoikaestinta">Eva Milan</a>, cantautrice rock, mediattivista</div>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-63144551831818693052011-08-12T19:40:00.012+02:002011-08-29T16:07:02.460+02:00Aldrin - "Bene" STS #006 (19 Luglio 2011)<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh82-N7JUl9yGHqF8eNdTJIHMRdd6zEDqwTUFTOinMAfb_YZKqg1-_jA2EJi3e3f14sxJGrZ0kJMoHgUphvqKu8szJa2TvWhIf4OxMIUNkwJuk6wWk1b5g-Y2sZexFHIy2r5GZTci4p3BMz/s1600/cover.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh82-N7JUl9yGHqF8eNdTJIHMRdd6zEDqwTUFTOinMAfb_YZKqg1-_jA2EJi3e3f14sxJGrZ0kJMoHgUphvqKu8szJa2TvWhIf4OxMIUNkwJuk6wWk1b5g-Y2sZexFHIy2r5GZTci4p3BMz/s320/cover.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5645515395020302626" border="0" /></a><div style="text-align: justify;">Gli Aldrin sono un gruppo di quattro musicisti attivi tra Roma e Viterbo e compongono, senza tanti fronzoli, una delle migliori formazioni <span style="font-style: italic;">post-rock </span>italiane in circolazione. Vale la pena presentarli con le loro stesse parole:
<br /><span style="font-style: italic;"></span>
<br /><span style="font-style: italic;">Gli Aldrin sono 4 creature senzienti il cui evidente destino, fin da principio, era quello di sfruttare il fenomeno della propagazione delle onde sonore nell’atmosfera al fine di suscitare una diversificata gamma di emozioni negli umani.</span> <span style="font-style: italic;"> Gli Aldrin nascono circa 14 miliardi di anni dopo il Big Bang, pressappoco 3 miliardi di anni dopo la comparsa della vita sulla Terra, a quasi 220 anni dalla presa della Bastiglia, precisamente nel marzo 2009.</span> <span style="font-style: italic;"> Gli Aldrin sono dediti ad un post-rock strumentale, eccezion fatta per rari inserti di suoni che sfruttano il linguaggio terrestre con lo scopo di trasmettere informazioni. </span><span style="font-style: italic;" class="" id="wikiSecondPart"></span>
<br /><span style="font-style: italic;" class="" id="wikiSecondPart"></span>
<br /><span style="font-style: italic;" class="" id="wikiSecondPart">Gli Aldrin hanno appena registrato il loro terzo disco, completamente autoprodotto, così come i precedenti due. Tutta la loro musica è scaricabile senza alcuna richiesta di danaro dal World Wide Web, anche noto come l’ Internet. </span>
<br /><span style="font-style: italic;" class="" id="wikiSecondPart"> Gli Aldrin amano assistere al processo di invecchiamento biologico dei loro corpi in ambienti prevalentemente bucolici, nei quali spesso si ritrovano a comporre musica.</span>
<br /><span style="font-style: italic;" class="" id="wikiSecondPart"> Il settantacinque per cento degli Aldrin è stato in grado di terminare con successo il livello 9-5 in modalità B del videogame Tetris sull’originale Nintendo Gameboy.</span>
<br /><span style="font-style: italic;" class="" id="wikiSecondPart"></span>
<br /><span class="" id="wikiSecondPart">Giovanissimi, avvolti da un immaginario <span style="font-style: italic;">sci-fiction </span>(già dal nome, ripreso da quello dell'astronauta Buzz Aldrin) e dotati di capacità strumentistico/compositive notevolissime, hanno da poco rilasciato il loro terzo disco autoprodotto, <span style="font-style: italic;">Bene</span>, disponibile (con orgoglio) anche sulle pagine di SubTerra. Ricordo quasi una decina d'anni fa, quando avevo energia e tempo da spendere prima di divenire uno statico lampione domestico curvo su uno schermo, che Roma era pervasa dal fermento <span style="font-style: italic;">post-rock </span>ed ero costantemente impegnato nella bramosa ricerca di concerti e musicisti con cui mettere in piedi un gruppo sul genere. C'erano, per citarne solo due, i<span style="font-style: italic;"> </span>Moka agli esordi e i <a href="http://www.youtube.com/watch?v=2MBGUNOwK-s&feature=related">Blueprint </a>(con cui suonai anche per un brevissimo periodo), che tentavano di declinare in maniera personale le ispirazioni provenienti da Mogwai, Tarentel e Godspeed You! Black Emperor. Gli Aldrin sembrano uscire direttamente da quell'<span style="font-style: italic;">humus</span>, ma sono piuttosto figli del<span style="font-style: italic;"> post-rock </span></span>dei secondi duemila, legato a nomi come Explosion In The Sky e 65daysofstatic. Ciò che colpisce in loro, e che in parte li distingue dai loro immediati predecessori italici, è la precoce maturità e personalità raggiunta in <span style="font-style: italic;">Bene, </span>tanto che se ormai il <span style="font-style: italic;">post-rock </span>rischia di costringere al <span style="font-style: italic;">cliché </span>da cui non è facile sfuggire, si potrebbe ben dire che gli Aldrin si fanno riconoscere subito, attingendo a risorse che li portano oltre i soliti canovacci. Potrebbe essere quindi quella strisciante venatura <span style="font-style: italic;">post-punk </span><span>che richiama gli</span><span> </span><span>At The Drive-in</span><span style="font-style: italic;"> </span>(da non dimenticare che Marco, alla batteria, ha militato in gruppi <span style="font-style: italic;">hardcore </span>come Ouzo ed Ingegno, e che gli altri si erano già incontrati negli U-Goes, formazione viterbese cresciuta sotto l'ala dei più anziani Winter Beach Disco), sarà l'uso dell'elettronica o la calibratura degli stacchi, o forse la complessità compositiva a tratti <span style="font-style: italic;">math-rock </span>(in accordo con le ultime tendenze nel genere): fatto sta che le quattro <i>suite </i>di <i>Bene</i> scorrono piacevolmente, riuscendo ad emozionare l'animo tra diverse polarità in balia delle <i>climax </i>di creste e ventri sinusoidali. Ma è nell'attenzione ai suoni, oltre che nell'abilità compositiva, che va ricercato il <i>quid </i>di questo raffinato <i>post-rock</i>: un' estetica che si fa <i>concetto </i>e che si richiama all'armonia della Natura, finendo con l'infondere un messaggio positivo. Sono due i canonici inserti <i>spoken<span class="Apple-style-span" style="font-style: normal;">: il primo è in </span>Molto Bene </i>e<i> <span class="Apple-style-span" style="font-style: normal;">risulta essere tratto da una recente intervista di Stephen Hawking a proposito di religione e scienza a confronto (</span>Science will win because it works</i>); il secondo, in <i>La Drogue</i>, proviene da una sorta di "preghiera" scientifica, basata sulla fisica quantistica, per cui vi sarebbe una corrispondenza tra vibrazioni ed emozioni tale da poter influenzare positivamente l'intera umanità, se solo consapevolmente la maggior parte di noi riuscisse a canalizzarla verso, appunto, il <i>bene</i>. La <i>summa </i>del messaggio è che l'ignoranza genera paura, grazie alla quale il potere può controllare le nostre vite. Gli Aldrin in risposta riescono a controllare abilmente le frequenze in modo da generare belle emozioni-vibrazioni nell'animo di chi ascolta e, per di più, condividono tutto questo liberamente e spontaneamente. Lascio il resto alla scoperta e all'ascolto: ripagateli ascoltandoli e condividendo a vostra volta il loro dono con chi vi è vicino, applicando una pratica e una cura che possono sicuramente renderci più liberi e più felici. <i>Embrace the earth feel it breathing, embrace the men watch them sinking. </i>
<br /><span style="font-style: italic;" class="" id="wikiSecondPart"></span></div><div style="text-align: justify;"><i>
<br /></i></div><div style="text-align: justify;"><i>Scarica subito </i>Bene <i>nel formato che preferisci cliccando <a href="http://subterradischi.blogspot.com/2011/08/aldrin-bene-sts-006-19-luglio-2011.html">qui</a></i></div>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-23689591825676935802011-07-12T12:20:00.004+02:002011-07-12T14:12:39.811+02:00Il Colombiano di Banda del Racconto & Myliac<div style="text-align: justify;">SubTerra è felice di annunciare la collaborazione con <a href="http://www.bandadelracconto.it/base/index.html">Banda del Racconto</a> & <a href="http://www.blogger.com/www.myspace.com/myliac">Myliac</a> per l'opera multiforme <i>Il Colombiano: </i>un libro edito da <a href="http://www.ghaleb.it/">Davide Ghaleb editore</a>, un <i>reading</i>-concerto e prossimamente un audio-libro disponibile in <i>free download </i>sulle pagine subterranee. <i>Il Colombiano </i>sarà in scena <i>live </i>per Caffeina Cultura a Viterbo, il 15 Luglio. Queste le coordinate fondamentali sul contenuto dell'opera e sullo spettacolo di venerdì: </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><p style="text-align: left;"><span class="Apple-style-span" style="font-size:large;"><span class="Apple-style-span" style="color:#FF6666;">IL COLOMBIANO</span></span></p><p style="text-align: left;"><i>Tell me again about the night I was dead</i></p><p style="text-align: left;"><i>Di adozioni & altre biologie</i></p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;">Banda del Racconto e Myliac</p><p style="text-align: left;">concerto — reading</p><p style="text-align: left;">VENERDÌ 15 LUGLIO</p><p style="text-align: left;">Viterbo, piazza Cappella, ore 22.30</p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;">regia di</p><p style="text-align: left;">ALFONSO PROTA</p><p style="text-align: left;">scritto da</p><p style="text-align: left;">ANTONELLO RICCI</p><p style="text-align: left;">musiche di</p><p style="text-align: left;">MYLIAC</p><p style="text-align: left;">scenografia di</p><p style="text-align: left;">ALFONSO E VINCENZO PROTA</p><p style="text-align: left;">coreografie di</p><p style="text-align: left;">PIETRO BENEDETTI</p><p style="text-align: left;">illustrazioni di</p><p style="text-align: left;">LORENZO RICCI</p><p style="text-align: left;">con</p><p style="text-align: left;">MICHELA BENEDETTI</p><p style="text-align: left;">PIETRO BENEDETTI</p><p style="text-align: left;">DOMENICO COLETTA</p><p style="text-align: left;">OLINDO CICCHETTI</p><p style="text-align: left;">STEFANO FRATEIACCI</p><p style="text-align: left;">SARA GRIMALDI</p><p style="text-align: left;">EDOARDO MANTELLI</p><p style="text-align: left;">VINCENZO PROTA</p><p style="text-align: left;">MATTEO RONCHETTI</p><p style="text-align: left;">CARLO SANETTI</p><p style="text-align: left;"><br /></p><p style="text-align: left;">Il Colombiano. Di adozioni & altre biologie, fantasia letteraria di Antonello Ricci, note di regia di Alfonso Prota, illustrazioni di Antonello Ricci, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2011, pp. 60 - <a href="http://www.ghaleb.it/">www.ghaleb.it</a></p></div><div style="text-align: left;"><br /></div><br /><div style="text-align: left;"><iframe src="http://player.vimeo.com/video/26296030?title=0&byline=0&portrait=0" width="400" height="225" frameborder="0"></iframe></div><p style="text-align: left;"><a href="http://vimeo.com/26296030">IL COLOMBIANO - tell me again about the night I was dead (teaser)</a> from <a href="http://vimeo.com/seblat">seblat bolletti</a> on <a href="http://vimeo.com/">Vimeo</a>.</p><p style="text-align: left;"><br /></p><p></p><p><br /></p><div><br /></div><p></p>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-33645400015061887972011-05-04T10:32:00.004+02:002011-05-04T10:40:13.022+02:00Silvia Leoni & Tedesko & The Monomagical Band live @ Faenas di Roma<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWKcX1MFqHXJAHk6sTgaqK7Aau-Oi0adcqMJ9oUUuH9Jzgl-oHbmBNWK1NJrtyKNU_ZwELuNYt9494jCrv_tfxs7i-prFyZxXXXtn34bxJY72uD9p-4sUocKNdroYSXTvfLHasFZvhh3gB/s1600/222175_10150180521213657_53664533656_6828738_8169635_n-1.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 286px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWKcX1MFqHXJAHk6sTgaqK7Aau-Oi0adcqMJ9oUUuH9Jzgl-oHbmBNWK1NJrtyKNU_ZwELuNYt9494jCrv_tfxs7i-prFyZxXXXtn34bxJY72uD9p-4sUocKNdroYSXTvfLHasFZvhh3gB/s400/222175_10150180521213657_53664533656_6828738_8169635_n-1.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5602777585743344466" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Mercoledì 4 Maggio saremo al Faenas di Roma, ospiti die nostri amici di Quanta Radio, con Silvia Leoni & La Guerra delle Fomiche, in formazione acustica, insieme a Tedekso & The Monomagical Band</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i>Il Mercoledì Multimediale di Quantaradio al Faenas Café.</i></div><div style="text-align: justify;"><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><i>Mercoledì 4 maggio al Faenas due perle del Creative Commons nostrano firmate Sub Terra label, la splendida voce di </i><b><i>Silvia Leoni</i></b><i> + </i><b><i>Tedesko & The Monomagical Band</i></b><i>.</i></div><div style="text-align: justify;"><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><i>Aprirà la serata Aldo Semenuk con un reading di Pablo Neruda, accompagnato dalle musiche di Francesco Carrafelli.</i></div><div style="text-align: justify;"><i><br /></i></div><div style="text-align: justify;"><i>Esposizione e proiezione fotografica di Erica Brancasi.</i></div>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-20317436468118514332011-05-04T10:25:00.003+02:002011-05-04T10:27:07.009+02:00British tea, cupcakes & live di Lapingra<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuGZBo1i-Hwqr_oR2NgvCNXBRGXQafzRCH6lLBwoKR_JL-mISxMXabUMlwlfXIuFVJYQnOwUKJHOXvKheEntbjQSoWFYXPQotnNdjaO51JCezfEvPdHht1TSfyoPR6XnPXKMxA4IoPLg80/s1600/196003_10150115093206920_39122281919_6902304_4851411_n.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 364px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuGZBo1i-Hwqr_oR2NgvCNXBRGXQafzRCH6lLBwoKR_JL-mISxMXabUMlwlfXIuFVJYQnOwUKJHOXvKheEntbjQSoWFYXPQotnNdjaO51JCezfEvPdHht1TSfyoPR6XnPXKMxA4IoPLg80/s400/196003_10150115093206920_39122281919_6902304_4851411_n.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5602774483932830098" /></a><br /><div style="text-align: justify; ">Allimprovviso e SubTerra vi invitano questa domenica al té pomeridiano delle 17, servito con ottimi cupcakes e tante sorprese dolci e colorate, nel giardino segreto di SubTerra a Vetralla, dove seguirà il live di Lapingra (Isernia/Roma) che presenteranno il loro ultimo disco <i>Salamastra</i>.</div><div style="text-align: justify; "><br /></div><div style="text-align: justify; ">"<i>LaPingra è un progetto che nasce nel gennaio 2007 quando Angela Tomassone e Paolo Testa decidono di fondere la propria materia musicale in una “no man’s land” sospesa tra elettronica, pop, infantilismo e musica low-fi.</i></div><div style="text-align: justify; "><i>Riescono sin da subito nel difficile compito di unire i ritmi freddi ed elettronici del computer, il fascino impreciso dei giocattoli ed il calore del piano e degli strumenti acustici. Il loro live set è caratterizzato dall’uso improprio della strumentazione e della forma-canzone nel creare architetture musicali folli ed imprevedibili. Promuovono in questi giorni il loro primo EP prodotto da Plastic Sun e disegnato da UmiDelMare.</i></div><div style="text-align: justify; "><i><br /></i></div><div style="text-align: justify; "><i>'Allora gli abitanti del lago guardarono il magnifico pennuto alzarsi in volo e, additandolo, esclamarono “LAPINGRA! LAPINGRA!'"</i></div><div style="text-align: justify; "><br /></div><div style="text-align: justify; "><a href="http://www.myspace.com/lapingra">http://www.myspace.com/lapingra</a></div><div style="text-align: justify; "><br /></div><div style="text-align: justify; ">Alcuni brani tratti da Salamastra saranno rilasciati in download gratuito, sotto licenza CC, da SubTerra Label.</div><div style="text-align: justify; "><br /></div><div style="text-align: justify; ">Max. 20 posti</div><div style="text-align: justify; ">sottoscrizione minima di 3 Euro</div><div style="text-align: justify; ">prenotazione obbligatoria</div><div style="text-align: justify; ">puntualissimi</div><div style="text-align: justify; "><br /></div><div style="text-align: justify; ">per info e prenotazioni</div><div style="text-align: justify; ">infosubterra@gmail.com</div><div style="text-align: justify; ">3331415788</div><div style="text-align: justify; "><br /></div><br /><br /><iframe width="560" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/wNkHzwCXigE" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-53223532947009529262011-04-06T15:19:00.002+02:002011-04-06T15:23:28.609+02:00Tedesko & The Monomagical Band: in tour con Oscena<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghc9B62eFVNME9rwONL0EMKECGTwM770asHo_3zU4LLuzOfvUl1G-zf4lB8c7x44-GKctZlmLJdJ-3zXA9k2ysTlLHDa1UJqfojtvcXMFQGwuNb31Wf6DBZP3ih5Q0j97LODohSBL9AnE5/s1600/locandina-oscena-tedesko.png" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 283px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghc9B62eFVNME9rwONL0EMKECGTwM770asHo_3zU4LLuzOfvUl1G-zf4lB8c7x44-GKctZlmLJdJ-3zXA9k2ysTlLHDa1UJqfojtvcXMFQGwuNb31Wf6DBZP3ih5Q0j97LODohSBL9AnE5/s400/locandina-oscena-tedesko.png" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5592460438933456658" /></a><div style="text-align: justify;"><i>“O-skenè: ciò che è fuori di scena.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>E anche la musica, secondo questa intrepida interpretazione che riprende le idee sul teatro di Carmelo Bene, oggi più che mai ha bisogno di tornare ad essere oscena.</i></div><div style="text-align: justify;"><i>Oscena è un progetto che mira alla realizzazione di un circuito di piccoli luoghi inusuali, “osceni” e altrove rispetto al consueto, nei quali sia possibile suonare dal vivo”.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><a href="http://oscenatour.blogspot.com/">oscenatour.blogspot.com</a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questa la sostanza del progetto Oscena, una rete, nata secondo lo spirito della condivisione e del web, che porta nelle case e in luoghi anticonvenzionali la musica indipendente. Simile per concezione ad esperimenti analoghi nel panorama italiano, come i Secret Concerts, Oscena tuttavia vuole portare alla luce quelle valide realtà emergenti di artisti che si muovono in maniera obliqua sul web, specie di quelli che già da tempo hanno scelto il copyleft come filosofia di diffusione delle loro opere. Il ritorno all’ ”informale”, all’autogestione e all’intimo è insieme una necessità e un auspicio: da una parte, quella di un vasto mondo creativo che non riesce più a trovare sbocchi in un sistema musicale (e culturale) per forza di cose prosciugato e inaridito; dall’altra, quello di scardinare almeno in parte la “dipendenza” da tale sistema culturale-economico, grazie al ritorno ad un tipo di autodeterminazione basata sulla cooperazione locale delle persone, unite in un circuito grande tanto quanto le potenzialità del web.</div><div style="text-align: justify;">Oscena è quindi una realtà in continua crescita, decentralizzata, mai ferma e obliqua come la Rete.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il secondo tour di Oscena è pronto e partirà a brevissimo con <b>Tedesko & The Monomagical Band</b>, il rude calzolaio dei boschi della tuscia e la monomagica banda amica delle formiche del sottosuolo. Il punk'n'roll duo dalle canzoni non più lunghe di due minuti ha prodotto un omonimo album per Sub Terra Label, <i>Tedesko & The Monomagical Band </i>(2008), ed ora si appresta a tornare sulle scene in una nuova veste elettro/acustica ancora più potente e ruvida.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">08 aprile <b>Viterbo</b> - Arena Valle Faul</div><div style="text-align: justify;">09 aprile <b>Roma</b> - Sinister Noise (serata delle copyleft label con i Sans Paier di Imago Sound)</div><div style="text-align: justify;">15 aprile <b>Messina</b> - Rapa Nui</div><div style="text-align: justify;">17 aprile <b>Catanzaro</b> - Caffè delle Arti</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>TEDESKO & THE MONOMAGICAL BAND</b> - <a href="http://www.myspace.com/tedesko">www.myspace.com/tedesko</a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’uomo conosciuto come il Tedesko è il calzolaio di Vetralla, antico paese della Tuscia Viterbese. È cresciuto con Carlo Sanetti, studioso di letteratura antica e musicista conosciuto come The MonomagicalBand e La Guerra delle Formiche. Suonano ruvidamente insieme da sempre, in una mistura grunge'n'roll/punk dall’italiano sghembo. Nel 2008 hanno realizzato un LP omonimo, <i>Tedesko & The Monomagical Band</i>, per l’etichetta copyleft SubTerra, ma amano più che altro l’estemporaneità impermanente delle performances e delle creazioni e la noncuranaza assoluta al compromesso con qualsivoglia sistema. Una vena punk-autoriale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">"<i>Furore e tenerezza di classe dalla Tuscia! Quello di Tedesko & The Monomagical Band è il compimento di una promessa, l’avverarsi di un sogno delirante, la materializzazione vera del suono buio, tormentato e lancinante che prende il sopravvento sull’equilibrio razionale</i>".</div><div style="text-align: justify;"><a href="http://www.saltinaria.it/">www.saltinaria.it</a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Discografia: <i>Tedesko & The Monomagical Band </i></div><div style="text-align: justify;"><a href="http://www.jamendo.com/it/album/25872">http://www.jamendo.com/it/album/25872</a></div><div style="text-align: justify;"><a href="http://www.subterralabel.com/scaricatedesko.html">http://www.subterralabel.com/scaricatedesko.html</a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Info e contatti:</b></div><div style="text-align: justify;">infosubterra@gmail.com</div><div style="text-align: justify;">(+39) 333 1415788</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Altre info su Oscena:</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per approfondire Oscena o per avere informazioni su come entrare a far parte della rete, basta scrivere a oscenatour (at) gmail (dot) com; chiunque può proporsi, basta avere un luogo “osceno” dove sia possibile allestire un live set intimo e raccolto, anche un appartamento, un casolare o simili, ma non si escludono nemmeno venues tradizionali.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><a href="http://www.imagosound.com/">www.imagosound.com</a></div><div style="text-align: justify;"><a href="http://www.subterralabel.com/">www.subterralabel.com</a></div><div style="text-align: justify;"><a href="http://www.fpml.it/">www.fpml.it</a></div>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-35175973641080809142011-03-31T19:57:00.003+02:002011-03-31T23:41:57.182+02:00La notte delle copyleft label: Sans Papier + Tedesko<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_VfdqunCaJFSd8PgtmyVztpwjy3qkXG1R5NePJiLVfpCVB-4KLcHzIBC0AoB4_u2yi-Mi5oJYQy1wNjgPfHHnDwLYbuN8DSkUywNISbMxE_dCAqfGsuBCb6VLkcVwSB-8tPgs0VMYo_Qe/s1600/imago-vs-subterra.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 283px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_VfdqunCaJFSd8PgtmyVztpwjy3qkXG1R5NePJiLVfpCVB-4KLcHzIBC0AoB4_u2yi-Mi5oJYQy1wNjgPfHHnDwLYbuN8DSkUywNISbMxE_dCAqfGsuBCb6VLkcVwSB-8tPgs0VMYo_Qe/s400/imago-vs-subterra.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5590305380410102946" border="0" /></a><span style="font-weight: bold;">La notte delle copyleft label</span><br /><br /><span style="color: rgb(255, 102, 102);">IMAGO SOUND vs SUBTERRA</span><br /><br /><span style="font-style: italic;">9 Aprile 22:00</span><br /><span style="font-style: italic;">Sinister Noise</span><br /><span style="font-style: italic;">Roma</span><br /><span style="font-style: italic;">Via dei Magazzini Generali 4b</span><br /><br />...in collaborazione con FPML<br /><br />Due band e due label italiane entrambe legate da una scelta, quella di distribuire la propria musica liberamente seguendo la politica del copyleft.<br /><br /><br /><span style="font-weight: bold;">SANS PAPIER </span>- www.sanspapierband.it<br /><br />“<span style="font-style: italic;">Non appartiene a scuole ben precise, non scimmiotta quasi nessuno e difficilmente è incasellabile. […] nove botte di adrenalina che dimostrano che quando l'attitudine c'è si può fare a meno delle istruzioni per l'uso.</span>” - Rumore<br /><br />Dopo l'EP SettevolteZeta (novembre 2007) ed una intensa attività live che li vede condividere il palco con nomi importanti del panorama indipendente italiano (The Zen Circus, Mariposa, Sud Sound System, Dente, Tre Allegri Ragazzi Morti, Il Pan Del Diavolo), nel 2011 pubblicano il primo LP, MANUALE D’USO PER GIOVANI INESPERTI, su etichetta Imago Sound, rilasciato con licenze Creative Commons ed in free download su Jamendo dal 1° aprile 2011.<br /><br />_____<br /><br /><br />TEDESKO & THE MONOMAGICAL BAND - www.myspace.com/tedesko<br /><br />L’uomo conosciuto come il Tedesko è il calzolaio di Vetralla, antico paese della Tuscia Viterbese. È cresciuto con Carlo Sanetti, studioso di letteratura antica e musicista conosciuto come The MonomagicalBand e La Guerra delle Formiche. Suonano ruvidamente insieme da sempre, in una mistura grunge'n'roll/punk dall’italiano sghembo. Nel 2008 hanno realizzato un LP omonimo, Tedesko & The MonomagicalBand, per l’etichetta copyleft Sub Terra, ma amano più che altro l’estemporaneità impermanente delle performances e delle creazioni e la noncuranaza assoluta al compromesso con qualsivoglia sistema. Una vena punk-autoriale.<br /><br />"<span style="font-style: italic;">Furore e tenerezza di classe dalla Tuscia! Quello di Tedesko & The Monomagical Band è il compimento di una promessa, l’avverarsi di un sogno delirante, la materializzazione vera del suono buio, tormentato e lancinante che prende il sopravvento sull’equilibrio razionale</span>".<br />www.saltinaria.it<br /><br /><br />Durante la serata sarà possibile scaricare sulla propria pen-drive i dischi delle band e l'intero catalogo SubTerra ed Imago Sound.<br /><br /><br /><a href="http://www.imagosound.com/">www.imagosound.com</a><br /><a href="http://www.subterralabel.com/">www.subterralabel.com</a><br /><a href="http://www.fpml.it/">www.fpml.it</a><br /><a href="http://www.sinisternoise.com/">www.sinisternoise.com</a></div>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-61455861641227799712011-03-01T18:39:00.001+01:002016-07-16T16:49:48.325+02:00Contatti<div style="text-align: justify;">
<a href="mailto:infosubterra@gmail.com">infosubterra(at)gmail(dot)com</a><br />
<br />
<i>disclaimer/se volete inviare materiale e richieste, leggete prima la <span style="font-weight: bold;">politica</span> di SubTerra</i>:<br />
<br />
<b>[ITA]</b> Attualmente SubTerra è retta da una sola persona (due o tre nei periodi migliori). Nessuno di noi vi si dedica per lavoro, né tanto meno desidera vivere di questo. Non c'è alcun business di mezzo. Infatti crediamo, contrariamente al pensiero dominante, che sia molto meglio così per la qualità e per l'onestà dei nostri contenuti. Capite bene che per questo motivo non abbiamo sempre tempo, purtroppo, per ascoltare tutto il materiale che ci viene inviato, né di rispondere alle numerose richieste. <span style="font-style: italic;">Non </span><span style="font-style: italic;">mandateci materiale per recensioni o per essere inseriti nell'etichetta se vi aspettate necessariamente una risposta. Solo da qui può nascere una collaborazione proficua e onesta da entrambe le parti.</span><br />
<br />
<b>[ENG] </b><i>If you think we may be interested in your stuff, please keep in mind SubTerra is held only by one person and very rarely I have time to listen to other's music and reply. So don't think I'm impolite. If you just want to keep in touch for friendship, I'll try to reply as soon as possible. Thanks :) </i><br />
<br />
N E W S L E T T E R - <span style="font-style: italic;">inserisci la tua mail nel form per riceverla/fill the form</span><br />
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" style="height: 248px; width: 218px;"><tbody></tbody><tbody>
<tr><td><form action="http://www.subterralabel.com/inviamail.php" method="post" name="modulo">
<div align="top">
<br />
<table border="0"><tbody></tbody><tbody>
<tr><td><span class="Apple-style-span" style="font-size: 130%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px;"><input name="email" size="28" type="text" /></span></span></td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<span style="color: black; font-family: "arial";"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 130%;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px;"><input type="submit" value="Invia" /><br /></span></span></span></form>
</td></tr>
</tbody></table>
</div>
SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-44647109796189540992011-02-09T11:21:00.006+01:002011-02-09T11:48:29.364+01:00Creative Copyleft Nait 1: Programma dettagliato<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEildowu_1v925qT8EkD_CM4YOJvhD_1mPRY_S9PqRxdiWDA4BdckHWNbbK9DO2wchoY7l0I-im7AiY5cIcTd0JzCa70_UJIUcalIk8KtQnRIRAywMu5dtwosy8AMgma8q5hoxOnXj9HBfSU/s1600/flyer-copyleft-nait-1_05.png"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 268px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEildowu_1v925qT8EkD_CM4YOJvhD_1mPRY_S9PqRxdiWDA4BdckHWNbbK9DO2wchoY7l0I-im7AiY5cIcTd0JzCa70_UJIUcalIk8KtQnRIRAywMu5dtwosy8AMgma8q5hoxOnXj9HBfSU/s400/flyer-copyleft-nait-1_05.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5571638623101193682" border="0" /></a><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 102, 102);">PRESENTAZIONE LIBRO </span><br /><br /><div style="text-align: justify;"> <span style="font-style: italic;">I NEMICI DELLA RETE</span> (Biblioteca Universale Rizzoli, 2010)<br /><br />Arturo Di Corinto presenta <span style="font-style: italic;">I nemici della rete</span> scritto insieme a Alessandro Gilioli.<br />A seguire, aperitivo CC: buffet libero con consumazione.<br /><br />La rete è la moderna frontiera della libertà e della democrazia. Luogo che apre canali di condivisione e scambio, internet è un diritto irrinunciabile, e la sua tutela l’unità di misura di un Paese civile. Nella corsa al digitale, però, l’Italia è il fanalino di coda dell’Occidente e il ritardo accumulato rischia di condannare i nostri figli a crescere in un Paese del terzo mondo.<br />Ma qual è il freno che ci tiene inchiodati al passato? A chi giova l’ostinazione all’arretratezza che risulta evidente nei rapporti tra potere e web?<br />In un’inchiesta accurata e coraggiosa Arturo Di Corinto e<br />Alessandro Gilioli svelano il lato oscuro di una catena di ottusità e interessi: leggi che sono al limite della censura, una burocrazia che è un pachiderma mangiasoldi, un’opposizione politica maldestra che nasconde la difesa di lobby intoccabili, fondi destinati all’innovazione che restano congelati nelle casse dello Stato, l’astio di una certa casta di giornalisti che vede tremare una tradizione di privilegi.<br />Ma in un’Italia in affanno, gli autori raccontano anche le storie dei pochi illuminati che hanno visto nel web una risorsa, non soltanto per le proprie tasche, indicando così la strada perché il futuro non resti per noi soltanto un’ipotesi.<br />ALESSANDRO GILIOLI è giornalista de <span style="font-style: italic;">L’espresso </span>e tiene il blog <span style="font-style: italic;">Piovono rane.</span> Ha scritto, tra gli altri, Forza Italia: la storia, gli uomini, i misteri e, con Renato Gilioli, Cattivi capi, cattivi colleghi e Stress Economy. Per BUR Futuropassato ha pubblicato <span style="font-style: italic;">Premiata macelleria delle Indie</span> (2007).<br />ARTURO DI CORINTO ha fatto ricerca e insegnato presso la Stanford University e la Sapienza di Roma. Consulente per la Presidenza del Consiglio dei ministri e l’Onu, scrive per I<span style="font-style: italic;">l Sole 24 Ore</span>. È autore di numerosi saggi, come Hacktivism (2002). Il suo sito è www.dicorinto.it.<br /><br /><a href="http://www.dicorinto.it/">http://www.dicorinto.it/</a><br /><br /><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 102, 102);">:::READING SONORIZZATI </span><br /><br />- Scrittori Precari, collettivo rappresentato per l'occasione da Simone Ghelli, Luca Piccolino (con Luca Cartolano degli Aphorisma alle sonorizzarioni elettriche), Angelo Zabaglio aka Andrea Coffami.<br /><br /><br /><span style="font-style: italic;">Saranno anche precari, ma di certo non sono scrittori (Libero, 1/9/09)</span><br /><br />Il collettivo “Scrittori precari” nasce nel dicembre del 2008, con l'intento di riportare la letteratura anche fuori dalla pagina, in mezzo al pubblico, con lo scopo di fare della lettura una forma d'impegno civile.<br />I membri fondatori sono Simone Ghelli e Gianluca Liguori, ai quali si sono poi aggiunti Luca Piccolino, Angelo Zabaglio e Alex Pietrogiacomi.<br />A distanza di pochi mesi, nell'estate del 2009, è nato anche un blog (www.scrittoriprecari.wordpress.com), all'interno del quale danno spazio a nuove voci del panorama letterario italiano: voci alle quali si sentono in qualche modo affini, e con le quali fanno network quotidianamente.<br />Nel settembre del 2009, inaugurano un tour di reading da Napoli, Firenze, Bologna fino ad arrivare a Milano, e in situazioni più periferiche, come la Casa del Cuculo in Romagna o Frigolandia (la terra di Frigidaire) in Umbria. Al termine di questa esperienza, grazie all'interessamento per il lavoro dei registi Dimitri Chimenti e Andrea Montagnani, è nato lo spettacolo “Trauma cronico. Appunti per un film in terra straniera”: una performance che parla della nostra condizione di precari e scrittori, in un'Italia sempre più sorda alle esigenze dei giovani e della cultura.<br />Tutto all’insegna dello scambio e del confronto, che avviene anche grazie a interviste e recensioni di e con scrittori nazionali come Antonella Lattanzi, Christian Frascella, Alessandro Bertante, Vanni Santoni, Wu Ming, e internazionali come Percival Everett, Katherine Dunn, Mishna Wolff.<br /><br />Grazie all’impegno dimostrato attraverso la scrittura, il blog, il teatro, i reading, il collettivo ha raccolto il consenso della stampa nazionale e dei Network che hanno iniziato a parlarne e a farne un punto di riferimento per le nuove generazioni di scrittori.<br /><a href="http://scrittoriprecari.wordpress.com/">http://scrittoriprecari.wordpress.com/</a><br /><br /><br /><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 102, 102);">- Eva Milan</span><br />(rock acoustic alternative female vocalist)<br /><br />Eva Milan, cantautrice, poetessa, mediattivista. Negli anni ‘90 è ospite in alcune puntate del Maurizio Costanzo Show in veste di giovane poetessa. In questi anni divide le sue poesie in tre raccolte, <span style="font-style: italic;">Stelle Parlanti</span>, <span style="font-style: italic;">L'ultima poesia</span> e <span style="font-style: italic;">Note su Visioni.</span> Nel ‘93 si trasferisce per qualche anno a Seattle negli Stati Uniti, dove partecipa ad occasionali jam session con musicisti locali e recita le sue poesie in diversi club "open mike". Durante questo soggiorno negli Stati Uniti, scrive la raccolta di poesie in lingua inglese <span style="font-style: italic;">Drops</span>. A Roma, nel ’96, entra a far parte dei Nemesis, band di ispirazione punk rock, in veste di cantante e co-autrice di testi e brani originali. Nel 1997, è cantante, chitarrista e co-autrice degli Stoika, gruppo con influenze post-punk, hardcore e rock sperimentale. Nel 2001 apre il portale di controinformazione zabrinskypoint.org. Nel 2007 realizza il suo primo cd solista autoprodotto, <span style="font-style: italic;">Fuori dal mondo</span>. Nel Giugno 2009 esce l'EP Totem.<br /><br />A questo indirizzo è possibile ascoltare e scaricare l’interno album <a href="http://www.jamendo.com/it/artist/Eva_Milan">http://www.jamendo.com/it/artist/Eva_Milan</a><br /><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 102, 102);">- Hayena Reading</span><br />(experimental blues wave mediterranean postpunk)<br />Hyaena Reading è in giro per ciò che resta dell'Italia a presentare l'EP <span style="font-style: italic;">In movimento </span>(2010, autoprodotto/Sub Terra).<br /><br /><span style="font-style: italic;">“La formazione romana [...] si muove con estrema disinvoltura tra le trame cupe e disilluse di certo blues metropolitano. Un cantato-parlato che non può non ricondurre alle alte declamazioni in stile Clementi, a modellare ambizioni di poesia suburbana, fotografando impietosamente il mondo attorno.</span>” Emanuele Tamagnini – Nerds Attack<br />Brani violenti, sporchi e vitali. Senza fronzoli, senza esercizi di stile. Hyaena Reading riporta alla mente il blues delle origini, così come le sperimentazioni rock degli anni '70 e '80, ricordando sempre le proprie radici nel cuore del bacino mediterraneo. Testi brevi e incisivi, chitarre essenziali e taglienti. In poco più di tre anni di vita, Hyaena Reading ha portato le proprie sperimentazioni sonore nei luoghi più disparati: dal grande club al bookshop indipendente, dai teatri italiani e francesi al casolare di campagna, spesso dividendo il palco con stimati artisti quali The Niro, Giorgio Canali, Heike Has The Giggles, Rein, honeybird & the birdies. Hyaena Reading, poco incline al compromesso gestionale quanto a quello artistico e preferendo le incoerenze della rete alle ingiustizie del copyright, per volontà dei propri autori è fiero di non avere brani tutelati dalla SIAE secondo il vecchio, inutile copyright tradizionale. Hyaena Reading è presente inoltre - come promotore e con un brano - sulla compilation doppia edita in Creative Commons <span style="font-style: italic;">Liberalarte! 3</span> (2008, Fpml/FHF), a fianco di Gang, Filippo Gatti & Collettivo Angelo Mai, L'Enfance Rouge, Têtes de Bois.<br />A questo indirizzo è possibile ascoltare e scaricare l’interno album <a href="http://www.jamendo.com/en/artist/Hyaena_Reading">http://www.jamendo.com/en/artist/Hyaena_Reading</a><br /><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 102, 102);">- Aldrin</span><br />(rock instrumental postrock ambient star wars)<br /><br />“<span style="font-style: italic;">Gli Aldrin sono una delle migliori formazioni post-rock della penisola, sicuramente la più interessante proposta di questo genere musicale da un lustro a questa parte</span>”. (Leonardo Vietri - Rockeisuoifratelli)<br /><br />I componenti fuoriescono da band della scena punk-hardcore e dintorni degli anni ’90 come The U-Goes, The Sheeps, Ingegno e Ouzo. Dopo l'EP <span style="font-style: italic;">The Outstanding Tale Of Buzz Aldrin</span> del 2009, velocemente esaurito durante le primissime date, nell'estate del 2010 hanno realizzato il primo full-lenght album <span style="font-style: italic;">La Roque</span>. Il genere degli Aldrin non è facilmente classificabile. Le influenze spaziano dai Mogwai a Ritorno al Futuro, da Fugazi al cubo di Rubik, dai Karate a La Storia Infinita, passando per gli At The Drive In e Star Wars.<br />A questo indirizzo è possibile ascoltare e scaricare l’interno album <a href="http://www.jamendo.com/it/artist/Aldrin_%282%29">http://www.jamendo.com/it/artist/Aldrin_(2)</a><br /><br /><span style="font-weight: bold;"><br /></span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhesDDoei-y_dEh29wMCfar8qM9YlsoDTdxtSlwETwRjJIrGvvlNoryPe4EGu2JfVFm8g_qDt0tdBOBqTsidh8hvIy3Rmm4pQ-SQEFJZkez3xrzqVZ-F0CUqkDEUoXTGQegmSsHr1ebb_ws/s1600/flyer-copyleft-nait-1_10.png"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 283px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhesDDoei-y_dEh29wMCfar8qM9YlsoDTdxtSlwETwRjJIrGvvlNoryPe4EGu2JfVFm8g_qDt0tdBOBqTsidh8hvIy3Rmm4pQ-SQEFJZkez3xrzqVZ-F0CUqkDEUoXTGQegmSsHr1ebb_ws/s400/flyer-copyleft-nait-1_10.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5571638897121412306" border="0" /></a><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 102, 102);">- Expo fotografica di Elena Adorni: </span><span style="font-style: italic; font-weight: bold; color: rgb(255, 102, 102);">As casas de ninguém</span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 102, 102);">.</span><br /><br />Dieci immagini, dieci foto tratte da un reportage sulle case abbandonate di Lisbona, le "case di nessuno".<br /><br />Lisbona è molto più sudamericana di quanto voglia farci credere. Le pareti delle case, di nessuno o di tutti, sono lo specchio della popolazione. Secondo un censimento del 2008, a Lisbona ci sono quattromila edifici abbandonati su un totale di cinquantacinquemila. Rimangono lì, attonite tra un centro commerciale e una multinazionale nelle vie del centro, o a loro agio, tranquille e armoniose, nell'Alfama. Invecchiano anno dopo anno, insieme ai bar, ai mercati e ai tram. Le azulejos dipinte a mano si scrostano inesorabilmente e rappresentano quel senso di resistenza al cambiamento che si respira nell'aria, e di cui le case di nessuno, abbandonate a loro stesse, sono l'emblema.<br /><a href="http://www.flickr.com/photos/elenadorni">http://www.flickr.com/photos/elenadorni</a><br /><br /><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 102, 102);">- Presentazione di Oscena. Musica altrove.</span><br /><br />O-skenè: ciò che è fuori di scena. Oscena è un progetto che mira alla realizzazione di un circuito di piccoli luoghi inusuali, osceni e altrove rispetto al consueto, nei quali sia possibile suonare dal vivo. I luoghi possono essere case di città, ville private, casolari, librerie, gallerie d'arte, piccoli e grandi locali sensibili al concetto di open e copyleft, per cui ogni evento acquisterebbe un valore aggiunto dal punto di vista di condivisione umana e culturale, offrendo una reale alternativa al tradizionale circuito musicale. Luoghi osceni per concerti intesi come eventi molto intimi e informali, pur senza rinunciare alla qualità della proposta.<br /><br /><a href="http://oscenatour.blogspot.com/"><br />http://oscenatour.blogspot.com/</a><br /><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 102, 102);">- Presentazione al pubblico di Patamu, servizio di marcatura temporale.</span><br /><br />Patamu è un sito che permette di tutelare le opere di ingegno attraverso la marcatura temporale, un procedimento informatico con valore legale utilizzabile per dimostrare la paternità di un'opera. Attraverso Patamu è possibile tutelare dal plagio qualsiasi opera artistica o di ingegno: opere musicali, foto, ma anche libri, articoli di giornale o di blog, articoli scientifici e quant'altro. L'opera di ingegno può anche essere contestualmente rilasciata in licenza Creative Commons.<br /><br />Patamu è un progetto indipendente pensato per offrire ai musicisti, agli artisti ed ai creatori di opere di ingegno in generale un modo semplice e rapido per tutelare la paternità delle proprie opere attraverso la procedura della marcatura temporale. Il progetto è supportato e seguito dalla rete della Free Hardware Foundation, attraverso Isotype, Sportello Liberius e Frontiere Digitali.<br /><br /><a href="http://www.patamu.com/">http://www.patamu.com/</a><br /><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 102, 102);">- Live vj-set More*Tv*V</span><br /><br />Live visuals a cura dei maghi di More*Tv*V, già selezionatori di immagini e atmosfere per molteplici luoghi (Brancaleone, Init, Esc) ed eventi (curati da RomaEuropa Festival, Soundgate, Evil Sound) della capitale.<br /><a href="http://www.myspace.com/mortivivi">http://www.myspace.com/mortivivi</a><br />- Selezioni in copyleft: Damigiano Music Selecta<br /><br />Durante il corso della serata, e dopo i live set, selezioni musicali rigorosamente copyleft a cura di Damigiano music selecter.<br /><br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 102, 102);">- Diretta web</span><br /><br />La Creative Copyleft Nait sarà ascoltabile in diretta su numerose web radio sparse per la Rete:<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Fusoradio</span> (<span style="font-style: italic;">Emergenza Radio </span>con Checco e Furetto saranno presenti anche fisicamente) <a href="http://www.fusoradio.net/">http://www.fusoradio.net/ </a><br /><span style="font-weight: bold;">Radio Ballarò</span> <a href="http://radioballaro.altervista.org/">http://radioballaro.altervista.org/<br /></a><span style="font-weight: bold;">Nartraradio</span> <a href="http://www.nartraradioroma.blogspot.com/">http://www.nartraradioroma.blogspot.com/</a><br /><span style="font-weight: bold;">Radiopazza</span> <a href="http://radiopazza.blogspot.com/">http://radiopazza.blogspot.com/</a> <span style="font-weight: bold;"><br />Quanta Radio </span><a href="http://www.quantaradio.it/Quanta_Radio/Home.html">http://www.quantaradio.it/</a> <span style="font-weight: bold;"><br />The Open Radio</span> <a href="http://www.theopenradio.org/">http://www.theopenradio.org/</a> <span style="font-weight: bold;"><br />Radio35 </span><a href="http://www.radio35.net/">http://www.radio35.net/</a><br /><br /><br /></div>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-25052130549625543532010-11-02T18:37:00.002+01:002011-01-06T18:46:12.771+01:00Sub Terra: riflessioni d'occasione su copyleft e DIY<div style="text-align: justify;">La sera del 30 Ottobre 2010, nel CSOA Officina 99 di Napoli, ha avuto luogo la presentazione del nuovo disco dei Sula Ventrabianco, <i>"Cosa?</i>", preceduto da un'interessante tavola rotonda dedicata a musica e Creative Commons. La discussione è stata promossa dall'etichetta copyleft Sub Cava Sonora e vi hanno partecipato numerose realtà attive sul campo della tutela del diritto d'autore e dell'autoproduzione. L'evento ha visto la realizzazione di un interessante esperimento: un collegamento streaming che ha connesso in diretta numerose webradio italiane. Sub Terra, non avendo potuto essere fisicamente presente all'evento, ha mandato un comunicato che offre alcune riflessioni di spunto su musica, DIY, mercato e licenze libere. Se si considera anche la licenza DOC, in vigore con l'uscita del disco dei Rein, <i>"E' finita"</i>, </div><div style="text-align: justify;">che rappresenta in Italia il primo accordo tra l'approccio copyleft di un gruppo e la SIAE, si può ben notare come l'evoluzione del modo di fruizione alla cultura, proposto dalla filosofia open, stia davvero cambiando le cose grazie alle energie creative indipendenti provenienti dal basso.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">"E' bello percepire che qualcosa sta cambiando davvero, che un certo tipo di filosofia e di approccio alla cultura sta lentamente raggiungendo eventi sempre più grandi e che gruppi come i Sula Ventrebianco riescano ad avere visibilità sfruttando canali "alternativi" alle classiche logiche dell'industria discografica.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">E' un peccato non essere fisicamente presenti a questa tavola rotonda: tuttavia con questo comunicato intendiamo stabilire la nostra fratellanza e la nostra presenza, non senza l'intenzione di porci in una sorta di costruttiva dialettica. Parlo a nome di Sub Terra, una piccola copyleft netlabel che ha base nel viterbese, e per quel che riguarda la nostra parte a nome del Fronte Popolare per la Musica Libera, un coordinamento/laboratorio romano con una lunga storia alle spalle (almeno fin dal 2004) e numerosissime iniziative meritevoli. Basterà ricordare, per esempio, la Creazione e gestione della web radio indipendente <i>"Radiattiva"</i>, con diffusione di musiche, trasmissioni e contenuti relativi al Copyleft e al Software Libero, nel periodo 2005-2007; <i>"Radio Commons People"</i>, trasmissione radiofonica su Copyleft, Software Libero e tutela delle opere dell'ingegno (in collaborazione con Radio Città Aperta e Free Hardware Foundation Italia), andata in onda a Maggio e Giugno 2007; la partecipazione a numerosi eventi come il Copyleft Festival di Arezzo del 2007 (Sub Terra ha partecipato all'edizione 2009) o il <i>"Teranova Festival"</i> di Lorena, in Francia, nell' ottobre 2007; la pubblicazione della compilation autoprodotta <i>"Liberalarte! 3"</i>, edita con licenze Creative Commons e autorizzazione "Diffusion 1.0" nell'Ottobre 2008, e da ultimi altri progetti ancora in fieri, di cui andremo a parlare. </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">Sub Terra è entrata relativamente da poco all'interno del Fronte, così come Sub Cava. L'idea che più ci piace è quella di poter trovare nel Fronte (probabilmente una delle realtà più venerande dal punto di vista di attività nel campo della musica e della cultura "open") un punto d'aggregazione per le numerose realtà, piccole o grandi, che stanno sorgendo un po' ovunque.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">Necessità primaria e grande potenzialità di queste realtà è infatti quella di connettersi ed unirsi. La Rete è un'opportunità dalle potenzialità infinite, sconosciute finora all'umanità, ma è anche un oceano dove è facile disperdersi e scomparire in mezzo alle onde. </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">Il concetto di musica e cultura <i>"open"</i> può assumere sfaccettature molto diverse a seconda del punto di vista da cui lo si guarda. Con l'avvento di internet abbiamo assistito al collasso dell'industria musicale così come la conoscevamo e non staremo qui a ripetere le cause, che sono arcinote (peer-to-peer, download selvaggio, costi troppo elevati dei cd etc.). Il crollo è stato visto come una maledizione da alcuni (i sostenitori del vecchio sistema, fondamentalmente stabilizzatosi in logiche monopolistiche e di privilegio) e l'avvento di un sogno da altri (la pletora di musicisti "sconosciuti", che dalle loro cantine hanno visto la possibilità di rivivere qualcosa dell'ebbrezza dello spirito di libertà anti-establishment delle radio degli anni 70), ma ciò che è più rilevabile è il grande vuoto lasciato dal terremoto, cosicché in realtà quella che regna sovrana, in quest'epoca di transizione, è la confusione e lo smarrimento, compresa tra i due poli dell'euforia e della disperazione. Da una parte il mercato, dall'altra l'arte più pura e la filosofia (quella che una volta si chiamava Do It Yourself), nel mezzo un indotto andato in pezzi, quello che ha prodotto il mondo musicale come lo abbiamo conosciuto (diviso, detto in maniera grossolana, tra indie e mainstream), con le sue cose pregevoli e i suoi enormi e (giustamente) odiati difetti.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">Ma cosa rimane ora?</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">La prima cosa su cui dovremmo riflettere è proprio a ciò che si è perso. Innanzitutto, il supporto fisico. Potremmo riflettere sul fatto che tanta magia della musica come la abbiamo conosciuta risiedeva non solo nel "feticcio", ma anche nella distanza che divideva l'artista dal suo pubblico, creandogli una sorta di aura. Internet ha permesso non solo di annullare tale distanza, ma ha anche eliminato il feticcio. Probabilmente abbiamo perso quella magia, e questa considerazione di carattere "romantico" in realtà è molto più concreta di quanto si possa pensare, dal momento che il mercato è andato in pezzi proprio per la crisi dei cd (che la cosa ci piaccia oppure no) e appare improbabile che oggi un artista possa più mantenersi vendendo un supporto fisico. Inoltre, l'annullamento della distanza ha sì abbattuto lo strapotere arrogante del capitale, ormai sclerotizzatosi in un' odiosa situazione di monopolio multinazionale, ma ha anche fatto sì che il livello delle produzioni, ormai a disposizione di tutti, si abbassasse e che nessuno riuscisse più davvero ad emergere da quest'oceano senza capo né coda che chiamiamo internet. Senza contare che viviamo in un'epoca di manierismo totale, in cui è davvero difficile dire qualcosa che non sia già stato detto. Casi come quelli del Consorzio Suonatori Indipendenti in Italia non sembrano più possibili e, che ci piaccia o meno, sono nati proprio grazie a quella dialettica indie-mainstream che è venuta meno e a cui bisognerebbe guardare come un sistema unico, piuttosto che come a due realtà contrapposte e in conflitto. Tralasciando la robaccia delle multinazionali, ciò che è andato perso è proprio quella "terra di mezzo" che permetteva a certi musicisti in bilico tra l'indie e il mainstream di vivere dignitosamente, se non di fare il salto di qualità con la multinazionale. Oggi la robaccia delle multinazionali, gravemente colpite ma non per questo estinte, persiste (classificata anche come indie), mentre quello che una volta avremmo potuto chiamare davvero come musicista indie non ha più uno sbocco di mercato plausibile, e si ritrova a rimanere underground senza vie d'uscita e senza di che vivere. La confusione è grande insomma.</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">D'altra parte, ci sono le opportunità enormi e i tentativi di riempire il vuoto con delle alternative possibili, come quello di Sub Cava.</div><div style="text-align: justify;">La caduta del vecchio sistema, a cui dinosauri come la SIAE faticano ad adeguarsi, intenti come sono a cercare un modo per mantenere gli antichi privilegi, apre orizzonti possibili e davvero innovativi per ripensare il mercato in maniera più equilibrata, tra esigenze di guadagno e qualità della proposta artistica. Per la prima volta dopo decenni, potremmo trovarci nella possibilità di costruire un mercato a dimensione umana. Il punto di incontro può essere intravisto tra le nubi di questa incerta navigazione: se da una parte il mercato non può più ignorare internet e le licenze libere come una realtà con cui fare i conti, dall'altra c'è l'esigenza di numerosissimi musicisti votati alla professione e non privi di talento, che stanno tentando di emergere dall'anonimato di questa esplosione creativa 2.0, ma che hanno ancora grandi difficoltà a trovare mezzi di sussistenza adeguati. Da quest'incontro e da questo fermento potrebbe nascere qualcosa di assolutamente nuovo, forse anche dal punto di vista artistico. I migliori ingegni sono già attivi sul campo. Nella letteratura abbiamo già avuto casi commerciali di successo e qualità: basti pensare a Wu Ming. Il libro però è un discorso a parte, essendo così vincolato al supporto che appare ben lontano dal morire e forse mai morirà. La smaterializzazione della musica rende le cose più difficili, cosicché attualmente l'unica possibilità (magra) di sopravvivenza per un musicista sembra essere quella di fare più live possibili. Il copyleft offre la possibilità, a chi sa farne un uso oculato, di poter costruire un fanbase cospicuo, che possa sostenere il gruppo nei live. Anche qui però, la possibilità di sostentamento sembra essere magra (difficile vivere essendo costantemente in tourneé, anche perché è sempre più difficile trovare venues disposte a farti suonare). Il problema più grande risulta infatti quello di trovare un'etichetta, un partner commerciale valido, e non da ultimo quello di poter ricevere royalties con l'utilizzo delle licenze libere. Per quanto riguarda etichette e validi partner commerciali, la distruzione dell'indotto di intermediari che costituiva la "terra di mezzo" sembra aver trasformato questa possibilità in una chimera per il musicista indie. L'autoproduzione è ormai la norma , così come l'esigenza di autopromuoversi e autofinanziarsi appoggiandosi a delle agenzie che fanno il lavoro sotto pagamento. Ma non tutti possono permetterselo. Da questo punto di vista, Sub Cava e i suoi artisti rappresentano davvero un tentativo pregevole di colmare quel vuoto e di offrire una loro risposta: l'autogestione fa sì che i gruppi siano management di sé stessi, probabilmente in senso molto più "imprenditoriale" di quanto abbia fatto finora il Fronte o netlabel come Anomolo (correggetemi se sbaglio, e comunque vorrei sottolieneare in maniera positiva "imprenditoriale", come quel connubbio tra qualità e giusto compenso, che dovrebbe essere il diritto di cui vuole vivere di musica). Allo stesso tempo, possono godere della connessione con realtà simili che si muovono sugli stessi parametri di base, come Sub Terra, offrendo un tentativo concreto di colmare il vuoto. L'altro problema, forse il più grande, è quello delle royalties, un dibattito che il Fronte in passato ha portato più e più volte davanti alla SIAE, ottenendo pian pianino perlomeno la sensibilizzazione al problema e forse qualche risultato concreto. La questone sembra essere tutta infatti nella possibilità di essere iscritti alla SIAE, con i vantaggi di vedere la riscossione di royalties, ma godere allo stesso tempo della flessibilità delle licenze libere. Per fare questo la SIAE dovrebbe ovviamente distinguere tra uso commerciale ed uso non commerciale della musica, e l'artista dovrebbe comunque essere già inserito in un contesto di mercato (altrimenti la SIAE non vi serve a un bel nulla). L'accordo CC-SIAE è ancora ben lungi dall'essere stipulato, ma una prima vittoria può essere intravista nella particolare licenza che permette all'artista di autogestirsi su internet. L'esperimento si può leggere a questo link http://www.rein99.it/licenze/ e sarà in vigore proprio con l'uscita il 5 Novembre 2010 di <i>"E' finita"</i>, il nuovo disco dei Rein. </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">Questo per quanto riguarda gli aspetti pratici e le "alternative" possibili, di cui si sta parlando in questa tavola rotonda. Sub Terra si muove, per scelta e necessità, secondo dinamiche per ora molto più "domestiche" rispetto a Sub Cava, concentrando la sua attenzione maggiormente sull'aspetto filosofico della questione, che rientra in senso più ampio nella possibilità di ridare umanità a un'arte ormai troppo mercificata ed offrire con umiltà spiragli di vere alternative economiche alla nostra vita, rispettando nella globalizzazione tutte le singole identità connesse in rete. Glocal è il concetto che vi è alla base. La Rete di cui potremmo venire a far parte tutti insieme, con nodi grandi, piccoli e medi, come il Fronte, Sub Cava, e Sub Terra e chissà quanti altri, potrebbe essere una reale alternativa che attingendo dal basso, da sottoterra, dalle energie creative che spuntano come germogli, può riuscire a riempire quel vuoto ad alti livelli con un'alternativa artistica, umana ed economica davvero possibile. Nonostante il Fronte attraversi attualmente un momento di stallo, gli ultimi progetti, ancora fumosi, che sono in cantiere sono la realizzazione di una distribuzione fisica di cd autogestita (chiamata Fapper3, partita con pochi punti vendita attraverso la compilation <a href="http://www.fpml.it/index.php?option=com_content&view=article&id=60%3Ala-distribuzione-fapper3&catid=34%3Acontenuti"><i>Liberalarte3!</i></a>) in botteghe di qualsiasi tipo sensibili al problema, oppure un progetto in cantiere di realizzazione di un booking copyleft in posti privati: insomma, una piccola rete dal basso, nel pieno spirito di Sub Terra, che possa integrare il lavoro svolto più in alto da realtà grandi come quelle di Sub Cava. Solo connettendoci potremmo riempire quel vuoto e vedere così ci riservano questi anni di navigazione tra le nubi, spaventevoli ma allo stesso tempo così eccitanti."</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">Carlo Sanetti</div><div style="text-align: justify;">Sub Terra</div><div style="text-align: justify;">indie copyleft label</div><div style="text-align: justify;">www.subterralabel.com</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">Sub Cava Sonora:</div><div style="text-align: justify;"><a href="http://www.blogger.com/www.subcavasonora.com">www.subcavasonora.com</a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"> Fronte Popolare per la Musica Libera:</div><div style="text-align: justify;"><a href="http://www.fpml.it/">www.fpml.it</a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">A questi link è possibile ascoltare il podcast del concerto dei Sula Ventrabianco:</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"><a href="http://http://ia700106.us.archive.org/15/items/presentazione_album_sulaventrebianco_concerto_30_10_2010_officine99/presentazione_album_sulaventrebianco_concerto_30_10_2010_officine99.mp3">http://ia700106.us.archive.org/15/items/presentazione_album_sulaventrebianco_concerto_30_10_2010_officine99/presentazione_album_sulaventrebianco_concerto_30_10_2010_officine99.mp3</a></div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;">e della conferenza:</div><div style="text-align: justify;"> </div><div style="text-align: justify;"><a href="http://http://ia700106.us.archive.org/15/items/presentazione_album_sulaventrebianco_concerto_30_10_2010_officine99/presentazione_album_sulaventrebianco_concerto_30_10_2010_officine99.mp3">http://ia700106.us.archive.org/15/items/presentazione_album_sulaventrebianco_concerto_30_10_2010_officine99/presentazione_album_sulaventrebianco_concerto_30_10_2010_officine99.mp3</a></div>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-67880439368547002522010-08-04T19:46:00.002+02:002011-08-05T16:22:43.922+02:00Radio<div style="text-align: justify;">SubTerra sostiene e promuove le webradio che, veicolando soprattutto contenuti distribuiti con licenze libere e operando con passione una selezione critica dal web, costituiscono l'unico <i>network </i>realmente indipendente dei nostri tempi. Piccole o grandi che siano non importa: ecco alcune delle più valide webradio italiane che SubTerra ha incontrato nel suo percorso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><a href="http://www.radioballaro.com/"><img src="http://www.radioballaro.altervista.org/logo_radioballaro.jpg" border="0" width="175" height="46" alt="Radio Ballarò" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><a href="http://www.radioballaro.com/"><br /></a></div><div style="text-align: center;"><a href="http://www.blogger.com/www.quantaradio.it"><img src="http://www.quantaradio.it/Quanta_Radio/Home_files/QUANTA%20HOME.jpg" height="150" width="170" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><a href="http://radiopazza.blogspot.com/"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKNlOCMFEuWFzhA7xi1DLIPj19zk1gnV4sbgbqTrRzATZKDdajqVprtp2HiCoi_u4qdldZtmDwRp1GTMhvI-0KglaYp_aIt9Cam5Qba1KK3GD9hH26HeEeGTurSRH8GbnowiO1T7jgXfs/" height="70" width="180" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: center;"><a href="http://openradioit.jimdo.com/"><img src="http://u.jimdo.com/www14/o/sc20d76beb4915561/emotion/crop/header.jpg?t=1311104455" height="120" width="180" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: center;"><a href="http://www.theopenradio.org/"><img src="http://www.theopenradio.org/images/logo.png" height="120" width="200" /></a></div><div style="text-align: center;"><div style="text-align: center;"><a href="http://blog.fusoradio.net/"><img src="http://blog.fusoradio.net/wp-content/uploads/2010/12/FusoradioBanner.png" height="150" width="300" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></div></div>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-9238460310884805742010-07-04T15:09:00.007+02:002010-07-04T15:26:58.918+02:00Diego Mancino Secret Concert a Viterbo con Silvia Leoni, La Guerra delle Formiche e Morning Opera<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirBEKiBBSfokhoq_jRlnmyNF7n3Q0q69xKy6u6Pqip5r1q_UQ5KuHOVBMxJ84_s6cVR0C_cH8bx27gFQxDUN-Eh3c1NTCQ70wVqdgOkZl2OSlYNHcAYt2yal_pASxWXVf913ZZ58_TUbyL/s1600/34659_1507646819184_1474710155_31342198_3159925_n.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; FLOAT: left; HEIGHT: 296px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5490039397672211058" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirBEKiBBSfokhoq_jRlnmyNF7n3Q0q69xKy6u6Pqip5r1q_UQ5KuHOVBMxJ84_s6cVR0C_cH8bx27gFQxDUN-Eh3c1NTCQ70wVqdgOkZl2OSlYNHcAYt2yal_pASxWXVf913ZZ58_TUbyL/s320/34659_1507646819184_1474710155_31342198_3159925_n.jpg" /></a><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirBEKiBBSfokhoq_jRlnmyNF7n3Q0q69xKy6u6Pqip5r1q_UQ5KuHOVBMxJ84_s6cVR0C_cH8bx27gFQxDUN-Eh3c1NTCQ70wVqdgOkZl2OSlYNHcAYt2yal_pASxWXVf913ZZ58_TUbyL/s1600/34659_1507646819184_1474710155_31342198_3159925_n.jpg"></a><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirBEKiBBSfokhoq_jRlnmyNF7n3Q0q69xKy6u6Pqip5r1q_UQ5KuHOVBMxJ84_s6cVR0C_cH8bx27gFQxDUN-Eh3c1NTCQ70wVqdgOkZl2OSlYNHcAYt2yal_pASxWXVf913ZZ58_TUbyL/s1600/34659_1507646819184_1474710155_31342198_3159925_n.jpg"></a><br /><br /><br /><br /><br /><br /><span style="font-size:130%;"><strong></strong></span><br /><span style="font-size:130%;"><strong></strong></span><br /><span style="font-size:130%;"><strong></strong></span><br /><span style="font-size:130%;"><strong></strong></span><br /><span style="font-size:130%;"><strong></strong></span><br /><span style="font-size:130%;"><strong></strong></span><br /><span style="font-size:130%;"><strong></strong></span><br /><span style="font-size:130%;"><strong></strong></span><br /><span style="font-size:130%;"><strong></strong></span><br />Allimprovviso e Sub Terra presentano:<br /><br /><span style="font-size:130%;color:#ff6666;"><span style="font-size:100%;">DIEGO MANCINO Secret Concert in una casa nel bosco a 10min da Viterbo.<br />In apertura showcase acustico della cantautrice Silvia Leoni con La Guerra delle Formiche e Morning Opera.</span><br /></span><br /><br />Un magico secret concert prenderà vita mercoledi' 14 luglio presso una bellissima casa nel bosco piu' verde del mondo alle porte di Viterbo, a San Martino Al Cimino (650mt di altitudine).<br />Protagonista della serata la sublime voce di <strong>DIEGO MANCINO</strong> e in apertura la cantautrice <strong>SILVIA LEONI</strong>, con <strong>LA GUERRA DELLE FORMICHE</strong> e <strong>MORNING OPERA</strong>, che presentereanno l'ep <strong>IL FUNERALE DELL NINFEA</strong>, appena uscito in download gratuito per la netlabel Sub Terra... un'esperienza da non perdere!<br /><br />L'ingresso al Secret Concert è riservato ai piu' veloci che si prenoteranno mandando una mail a INFO@SECRETCONCERTS.IT e indicando Nome, Cognome e Numero di Cell. dei partecipanti, specificando in Oggetto: Diego Mancino Viterbo.<br />Chi vuole fare una bella sorpresa a qualcuno puo' non indicare il numero di telefono dell'altra persona.<br /><br />24h prima del concerto riceverete un sms con l'indirizzo e le indicazioni per raggiungere il luogo dove si svolgerà il secret concert.<br /><br />Max 80 persone. Inizio serata h20.30 con possibilità di ingresso entro le h21.30 - contributo organizz. 12€ a persona<br /><br />E' la prima volta che senti parlare di secret concerts?<br /><br /><a href="http://www.facebook.com/group.php?gid=81564721896">http://www.facebook.com/group.php?gid=81564721896</a><br /><br /><a href="http://www.myspace.com/secretconcerts">http://www.myspace.com/secretconcerts</a><br /><br /><a href="http://www.youtube.com/secretconcerts">http://www.youtube.com/secretconcerts</a><br /><br />SECRET CONCERTS, LA MUSICA DOVE NON TE L'ASPETTI<br /><br /><br /><em><strong>Diego Mancino</strong> è uno degli autori italiani più validi e forse più misconosciuti di questi utlimi tempi. Non è comune sapere scrivere delle canzoni, e non semplicemente applicare delle formule. se ne stanno accorgendo in molti, dai musicisti di cultura hip hop ( fabri fibra, dj mike , con i quali ha collaborato ) agli appassionati di musica alla ricerca di qualcosa di spontaneo e originale.</em><br /><br /><a href="http://www.youtube.com/watch?v=7Ug3zYrGvDk&feature=related">http://www.youtube.com/watch?v=7Ug3zYrGvDk&feature=related</a><br /><br /><a href="http://www.myspace.com/diegomancino">http://www.myspace.com/diegomancino</a><br /><br /><br /><em>"<strong>Il Funerale della Ninfea</strong>" di <strong>Silvia Leoni</strong> è un piccolo scrigno di vere e proprie canzoni d'intenso intimismo, svelato dalla sfacciataggine di chitarre ruffiane e prepotenti, smussate però dall'abbraccio costante di morbidi archi. Insieme a <strong>La Guerra delle Formiche</strong> si uniscono per questo EP il progetto di avantgarde sonora <strong>Morning Opera</strong> alle chitarre e la viola e violino di <strong>Coquelicot</strong>, anch'essa alla sua prima uscita dopo la militanza in alcuni progetti del viterbese (dal punk dei Bylom al rock de La Reverì).</em><br /><br /><a href="http://www.laguerradelleformiche.com/">http://www.laguerradelleformiche.com/</a><br /><br /><a href="http://www.myspace.com/silvialeoni">http://www.myspace.com/silvialeoni</a><br /><br />Ascolta e scarica gratuitamente "Il Funerale della Ninfea" : <a href="http://www.subterralabel.com/scaricaninfea.html">http://www.subterralabel.com/scaricaninfea.html</a><br /><br /><br /><br /><em>Allimprovviso</em>, progetto di incursioni folli nel viterbese:<br /><br /><a href="http://allimprovvisoaviterbo.blogspot.com/">http://allimprovvisoaviterbo.blogspot.com/</a><br /><br /><em>Sub Terra,</em> indie copyleft label: <a href="http://www.subterralabel.com/">http://www.subterralabel.com/</a>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1568812622704651931.post-60350827185131357562010-06-10T13:27:00.004+02:002010-06-10T13:35:13.576+02:00Creative Copyleft Nait # 0<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnbKjweBUHZ4NMqcTZzanAhplm7kpTsHF55fZ3xfWQU2o-x_ou9V_ZbHKG7ggF4WeIdsLZvJYXXw2BTuedFZ1FOuW0mKlyGDQNJud_-5zZK-i40OOjcg7AAnH0J1NV7Oq1zlDQ6r7VznHY/s1600/N_6.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnbKjweBUHZ4NMqcTZzanAhplm7kpTsHF55fZ3xfWQU2o-x_ou9V_ZbHKG7ggF4WeIdsLZvJYXXw2BTuedFZ1FOuW0mKlyGDQNJud_-5zZK-i40OOjcg7AAnH0J1NV7Oq1zlDQ6r7VznHY/s400/N_6.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5481106424688482610" border="0" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW0_0SWY63L3LIGKn9_HCeKfMo_8NbdT1VjZy6hdUKsiD8vkHSQaYn1Kr9N5BVcozPUKaZRTjvaiF9ZOmQKCgeM5naZWZiD7ixyzDzMXyc6wcumQUyO19WKAMUQn9sNqKMxgi48MnczLNU/s1600/N_6.jpg"><br /></a><div class="im"><p style="text-align: center; color: rgb(255, 0, 0);"><span style="font-size:180%;"><b>Sub Terra</b></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-size:130%;"><b>indie copyleft label</b></span></p><p style="text-align: center;"> <a href="http://www.subterralabel.com/" target="_blank"><span style="font-size:130%;">www.subterralabel.com</span></a></p> </div><p style="text-align: center;">presenta:<br /></p><p align="CENTER"><span style="font-size:180%;"><b><span style="color: rgb(0, 153, 0);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Creative Copyleft Nait # 0</span></span></b></span></p> <p align="CENTER"><span style="color: rgb(102, 102, 102);font-size:130%;" ><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">12 Giugno 2010</span></span></p> <p align="CENTER"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" ><span style="color: rgb(255, 102, 0);">@ Beba do Samba</span> via dei Messapi 8 (San Lorenzo) </span></p> <p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Il Fronte Popolare per la Musica Libera e Sub Terra vi presentano questa serata di libera arte e condivisioni tra poesia, interventi video, e live musicali</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" ><i>powered by Meddle Tv</i></span></p><div style="text-align: justify;"><br /><br /></div><p style="text-align: justify;"> </p><div style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Sarà una vera e propria kermesse del </span><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">copyleft</span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >, quella che si ritroverà </span><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">questo sabato 12 giugno</span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >, al </span><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Beba do Samba</span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" > di Via dei Messapi, a San Lorenzo.</span></div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"> </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Una serata fortemente voluta e partorita dal </span><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Fronte Popolare </span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >per la</span><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;"> Musica Libera</span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >, con l'ausilio della </span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" ><i>net label</i></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" > </span><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Sub Terra</span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >, per un evento che vedrà partecipare molte realtà del panorama musicale e non solo distribuite con licenze copyleft. L'intero evento sarà </span><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">filmato in diretta </span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >grazie a </span><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Meddle Tv</span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >, una web tv che ha macinato negli anni molti interessantissimi contenuti, dalle interviste a gruppi musicali emergenti alle lezioni di meccanica della ciclofficina di via del Gazometro, dalla politica alla videoarte. Inoltre questa </span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" ><i>Creative Copyleft Nait </i></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >andrà in diretta streaming anche sulle frequenze digitali di </span><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Emergenza Radio</span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >, programma condotto da Marco Furetto Altieri e Pierchecco Malva per conto di </span><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Fuso Radio</span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >, altro bel nodo di cultura copyleft della capitale. La poesia diventerà una delle ultime - ma non per questo meno potenti - forme di resistenza, con la presentazione dell'antologia di poesie “Calpestare l'oblio” - che ha già fatto parlare molto di sé - curata da Fabio Orecchini e Davide Nota, con letture dei poeti nel corso della serata. Il FPML dal canto suo, con il progetto </span><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Liberalarte</span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" > e la sua ultima "creazione" di modello alternativo di distribuzione </span><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Fapper3 </span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >- ancora qualche settimana e saranno svelati tutti i dettagli - si riconferma come la realtà più attiva nella capitale per quanto riguarda la produzione, la valorizzazione e la distribuzione di musica licenziata in copyleft Altre particolarità saranno il laptop pieno di buona musica da scaricare nelle vostre penne usb grazie a Sub Terra, e i visuals della serata, affidati alle sapienti mani e occhi del collettivo More*Tv*v (mortivivi) nonché interventi da parte di Patamù, Subcava Sonora e Busker Label, tutte realtà impegnate nel mondo della produzione dal basso.</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Da non perdere è anche l’appuntamento che dalle 18.00 vedrà gli artigiani di </span><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Made in San Lorenzo</span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" > arredare Piazza dei Campani (la piazza antistante al Beba) come un salotto. Meglio dei pallet riciclati da Linfa al Parco di Aguzzano. Dalle 20.00 seguirà l’aperitivo e l’inizio della </span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" ><i>Creative Copyleft Nait </i></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >con qualcosa come 8 gruppi musicali (con ospiti anche da Viterbo e da Napoli) che spazieranno dal cantautorato punk, all’acustico sperimentale, dal folk allucinato ai caldi ritmi latini.</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Ingresso 5 € L’incasso sarà devoluto a tutti gli artisti partecipanti!</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-right: 0.03cm; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.fpml.it/" target="_blank"><span style="color: rgb(7, 77, 143);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">www.fpml.it</span></span></a></span><span style="color: rgb(7, 77, 143);font-size:130%;" ><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;"> </span></span> </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-right: 0.03cm; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.bebadosamba.it/" target="_blank"><span style="color: rgb(7, 77, 143);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">www.bebadosamba.it</span></span></a></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-right: 0.03cm; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.subterralabel.com/" target="_blank"><span style="color: rgb(7, 77, 143);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">www.subterralabel.com</span></span></a></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-right: 0.03cm; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.madeinsanlorenzo.it/" target="_blank"><span style="color: rgb(128, 0, 128);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">www.madeinsanlorenzo.it</span></span></a></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-right: 0.03cm; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.meddle.tv/" target="_blank"><span style="color: rgb(7, 77, 143);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">www.meddle.tv</span></span></a></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-right: 0.03cm; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.alivepoetry.it/" target="_blank"><span style="color: rgb(7, 77, 143);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">www.alivepoetry.it</span></span></a></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-right: 0.03cm; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.fusoradio.net/" target="_blank"><span style="color: rgb(7, 77, 143);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">www.fusoradio.net</span></span></a></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-right: 0.03cm; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.subcavasonora.com/" target="_blank"><span style="color: rgb(7, 77, 143);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">www.subcavasonora.com</span></span></a></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-right: 0.03cm; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" ><i>ALCUNI DEI GRUPPI PARTECIPANTI</i></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-right: 0.03cm; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><b><a href="http://www.myspace.com/giulianania" target="_blank"><span style="color: rgb(7, 77, 143);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Giulia Ananìa</span></span></a></b><b><span style="color: rgb(118, 118, 118);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;"> </span></span></b><b><a href="http://www.myspace.com/angeloelle1" target="_blank"><span style="color: rgb(7, 77, 143);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Angelo Elle</span></span></a></b><b><span style="color: rgb(118, 118, 118);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;"> </span></span></b><b><a href="http://www.myspace.com/hyaenareading" target="_blank"><span style="color: rgb(7, 77, 143);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Hyaena Reading</span></span></a></b><b><span style="color: rgb(118, 118, 118);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;"> </span></span></b><b><span style="color: rgb(7, 77, 143);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;"><a href="http://www.myspace.com/tedesko" target="_blank">Tedesko & The Monomagical Band</a><a href="http://www.myspace.com/lamalavoglia" target="_blank"> La Malavoglia</a></span></span></b><b><span style="color: rgb(118, 118, 118);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;"> </span></span></b><b><a href="http://www.myspace.com/curanderointernational" target="_blank"><span style="color: rgb(7, 77, 143);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Curandero</span></span></a></b><b><span style="color: rgb(118, 118, 118);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;"> </span></span></b><b><a href="http://www.myspace.com/honeybirdhoneybird" target="_blank"><span style="color: rgb(128, 0, 128);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;"><i>honeybi<wbr>rd</i></span></span></a></b></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"> </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"> </p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >18.00 Artigiani in Campo </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >20.00 Aperitivo </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >dalle 21:30 </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >presentazione dell'antologia di poesie “Calpestare l'oblio” curata da <b>Fabio Orecchini</b> e <b>Davide Nota</b>, con letture dei poeti nel corso della serata. </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >video a cura di <b>Meddle TV</b> </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><br /><br /></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Presentazione <b>Fapper3 </b>al Beba do Samba, nuovo punto della rete!</span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><br /><br /></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" ><b>Tedesko Punkautore & The MonomagicalBand</b> </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Grezze schegge di armonioso punk rock, emotivo, essenziale, diretto, semplice, introspettivo. Che ricostruisce la sua chiara derivazione. Un ibrido con le radici della Provincia innestate nella sua stessa provincia. Una vena punk-autoriale. </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >presentazione <i><b>Patamu</b></i> </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Il sito <a href="http://patamu.com/" target="_blank"><u>patamu.com</u></a> permette di tutelare le opere di ingegno attraverso la marcatura temporale, un procedimento informatico con valore legale utilizzabile per dimostrare la paternità di un'opera. Il servizio è gratuito, e permette di tutelare dal plagio qualsiasi opera artistica o di ingegno, la quale può anche essere contestualmente rilasciata in licenza Creative Commons. </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" ><b>Giulia Ananìa</b> </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Giulia Ananìa, cantautrice con la musica popolare italiana nel cuore e l'amore per la scena indipendente americana, canta con voce graffiante e intensa. E’ attualmente in fase di ultimazione il suo primo album con la produzione artistica di Daniele Sinigallia e Filippo Gatti. </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><br /><br /></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >lettura poesie da parte del collettivo Alive Poetry (</span><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.alivepoetry.it/" target="_blank"><span style="color: rgb(0, 0, 255);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;"><u>www.alivepoetry.it</u></span></span></a></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >)</span><span style="color: rgb(255, 0, 0);font-size:130%;" ><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;"> </span></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><br /><br /></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">Special Guest! Gianluca Bernardo</span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" > </span><span style="font-size:130%;"><b><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;">+ Andrea Ruggiero + Emiliano Bonafede</span></b></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" > </span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" > </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Un inedito trio riunitosi per l’occasione: la voce dei Rein, Gianluca Bernardo, il violino di Andrea Ruggiero (Giorgio Canali, Operaja Criminale) e la chitarra di Emiliano Bonafede (Frangar Non Flectar). </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><br /><br /></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >presentazione <i><b>Busker Label</b></i> </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Buskerlabel.com cerca di ricucire l'antico legame diretto tra artista e fan, attraverso un sistema di finanziamenti dal basso per artisti che rilasciano i propri album in Creative Commons, in cambio di ascolti in anteprima di album inediti, bonus tracks esclusive o download di musica in formati Hi-Fi (WAV/FLAC). </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><br /><br /></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" ><b>Hyaena Reading</b> </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Hyaena Reading riporta al blues delle origini, così come alle sperimentazioni rock degli anni '70 e '80, ricordando sempre le proprie radici nel cuore del bacino mediterraneo. Testi brevi e incisivi, chitarre essenziali e taglienti. </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><br /><br /></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >presentazione <i><b>Subcava Sonora</b></i> </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Subcava Sonora si occupa di produzione di musica dal basso. Come consulente o agenzia, collabora unicamente con artisti che non hanno aderito alla S.I.A.E. per la gestione e la tutela del loro diritto d'autore. </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><br /><br /></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" ><b>La Malavoglia</b> </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >La Malavoglia è un giovane gruppo proveniente da Napoli, che trae ispirazione dalla più classica e solida tradizione cantautorale nostrana. </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><br /><br /></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >lettura poesie da parte del collettivo Alive Poetry (</span><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.alivepoetry.it/" target="_blank"><span style="color: rgb(0, 0, 255);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;"><u>www.alivepoetry.it</u></span></span></a></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >)</span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" > </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><br /><br /></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" ><b>honeybird</b> </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Fondatrice del trio honeybird & the birdies, honeybird suona il charango (strumento tradizionale delle Ande) e scrive canzoni che paiono germogliare dalle sue soniche avventure intorno al mondo. honeybird è originaria di Los Angeles e dal 2000 vive a Roma. Ha portato la sua musica in Spagna, Israele, Svezia, Stati Uniti, Canada, Costa Rica, Inghilterra, Guatemala, Messico e Macedonia. </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >lettura poesie da parte del collettivo Alive Poetry (</span><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.alivepoetry.it/" target="_blank"><span style="color: rgb(0, 0, 255);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;"><u>www.alivepoetry.it</u></span></span></a></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >)</span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" > </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><br /><br /></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" ><b>Curandero</b> </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >L'arte dei Curandero è indefinibile e mutevole, fresca e profonda allo stesso tempo. Le canzoni con dei testi graffianti e significativi, offrono degli estesi momenti di improvvisazione e di libertà espressive per tutti i musicisti, rimandando spesso a caldi ritmi latini. </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >lettura poesie da parte del collettivo Alive Poetry (</span><span style="font-size:130%;"><a href="http://www.alivepoetry.it/" target="_blank"><span style="color: rgb(0, 0, 255);"><span style="font-family:Trebuchet MS,sans-serif;"><u>www.alivepoetry.it</u></span></span></a></span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >) </span><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" > </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><br /></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" ><b>Angelo Elle</b> </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" >Angelo Elle è un cantautore, anche se questa parola gli fa venire in mente un odore di naftalina (ne parlerà con il suo analista). Non ha venduto 100000 copie, a TRL non lo vogliono, dicono che i suoi capelli lunghi non sono alla moda, non passano il video della sua prima comunione su MTV e neanche a <i>Brand New</i>. </span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size:130%;"><br /><br /></span></p><div style="text-align: justify;"> </div><p style="text-align: justify;"><span style=";font-family:Trebuchet MS,sans-serif;font-size:130%;" ><b>DURANTE TUTTA LA SERATA::</b> Sarà presente il laptop della <i>net label</i> Sub Terra pieno di musica da scaricare: portate le vostre penne usb! --- il collettivo More*Tv*V Vj-Set --- diretta in video streaming a cura di Meddle TV --- diretta web-radio a cura di Fusoradio (all’interno del programma Emergenza Radio) di Marco Furetto Altieri e Pierfrancesco Malva</span></p>SubTerra Labelhttp://www.blogger.com/profile/14156793796515083442noreply@blogger.com0