Riflessioni su musica, d.i.y. e cultura copyleft aggiornate con estrema lentezza (un post all'anno se va bene) - our webzine is italian only, sorry :(

22 ottobre 2008

Talibam!, i poeti del guazzabuglio

live @ Centrodentro, Perugia, 21 Ottobre 2008

visto da Mauro Tascio

- Ma cos'è questo fracasso? - Ci si chiede al primo impatto con il duetto newyorkese, batteria più synth.
I due tipi sono poco raccomandabili. Si parlano sopra presentando i pezzi, e fissano un orizzonte al di là del pubblico, quasi ci
fosse qualcosa di importante da cogliere, qualcosa che va al di là della comprensione dell'alternativo medio armato di birra.
Sono fatti, questo è certo. Ma c'è di più, sembrano appartenere ad una dimensione parallela: una per ciascuno, però. Si manifestano per gioco
nella "nostra", ammesso che ne esista una condivisa.
Il bello arriva quando le due dimensioni si incrociano salutandosi, poi si sovrappongono parzialmente ed infine si fondono.
Tra riff pseudo-hardcore ed una certa vena goliardica nei confronti dell'hard rock, con tanto di organetto anni '70 dissonante e voce
che scimmiotta, per citare un nome a caso, quella dei Deep Purple, i due flussi di coscienza si concatenano urlando in coro
il disprezzo per qualsiasi convenzione e celebrando quell'aspetto
della personalità umana che, sebbene sepolto sotto strati di patina sociale e avvinto, come un toro imbizzarrito, nelle
forti corde dei "cowboys comportamentali", è ciò che più emerge da ogni azione dello zoon politikon: la bestialità.
Che ne facciamo delle leggi, se puntualmente vengono infrante? Che ne facciamo dell'amore verso il prossimo se poi, con
un'abile manovra di orwelliano bispensiero, siamo favorevoli alle "missioni di pace"? Che ne facciamo di sole tredici note e di ritmi
più o meno complessi, ma sempre rigorosamente codificati, se dal profondo della nostra (in)coscienza sale il desiderio di usare lo strumento come sfogo,
come rivelatore di mostri sopiti, come sublimatore di terribili quanto naturali istinti, come trivella per il carotaggio della nostra essenza?
Nulla, sembrerebbero rispondere i Talibam!, saggi latori di verità post-moderna espressa tramite caos ordinato.
Il tempo degli inganni è passato, e forse ci si incammina, lentamente,
verso quello della consapevolezza?
Penso vagamente a tutto ciò, mentre il piccolo salotto musicale del Centrodentro di Perugia si svuota progressivamente, con il concerto ancora in corso, e
provo una sorta di intima empatia nei confronti di due soggetti che neanche conosco ed ai quali non sarei in grado di esprimere le motivazioni della mia
stima nei loro confronti, se non con un banale "I love your music". Uno sguardo è sufficiente, e non proferisco verbo.

15 ottobre 2008

Indie Web Radio da Sutri

Incominciamo con l'uscire fuori da casa nostra

Sub Terra segnala un'iniziativa che sta partendo proprio sul nostro territorio.

Si tratta di una Web Radio dedicata a musica emergente-indipendente.

In particolare per gli artisti tusci, potrebbe essere un modo utilissimo per creare un primo network a livello locale, gradino per i passi successivi. Piuttoso che sognare il vecchio e stramorto star system, incominciamo con l'uscire e comunicare innanzitutto fuori da casa nostra.

Sintonizzatevi stasera alle 21 all'indirizzo http://radioriservaindi.blogspot.com/

"Radio della Riserva Indiana è un contenitore musicale che guarda al mondo degli indipendenti. Musica autoprodotta, alternativa al grande mercato e non solo, per dare voce a chi è fuori dal mainstream. Questo l'intento, questo il nostro desiderio. Tutti i giorni dalle 21 alle 23, da mercoledì 15 ottobre.


Mercoledì 15 ottobre alle ore 21 e per due ore, andrà in onda la prima Rotazione Musicale di Radio Della Riserva Indiana.

Stiamo inoltre preparando una trasmissione settimanale, rivolta alle band emergenti e indipendenti del panorama italiano, quindi inviateci i vostri pezzi all'indirizzo di posta elettronica radioriserva@gmail.com.
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